Avellino – «Se vuoi salvare l’azienda, devi dimetterti». Il tanto atteso confronto tra i lavoratori di IrpiniAmbiente e l’amministratore unico, Matteo Sperandeo, non ha sortito gli effetti sperati e alla fine sono state richieste le sue dimissioni insieme a quelle di Armando Masucci, direttore generale.
Il confronto è avvenuto verso le 11 quando Sperandeo ha accettato di incontrare i lavoratori riuniti in sit-in davanti alla sede di IrpiniAmbiente. L’amministratore unico ha ribadito le difficoltà economiche dell’azienda ammettendo: «Il problema non lo risolviamo né stamattina né tra qualche mese». Le difficoltà dell’azienda sono da ricercare nei crediti che vanta da vari comuni per il servizio offerto e che dovrebbero ammontare a 47 milioni di euro. Qualche ente ha provveduto anche ad anticipare le proprie quote come nel caso di Avellino, con ben 900 mila euro. «Garantisco che, nel momento in cui il saldo in cassa me lo consentirà il pagamento delle retribuzioni, un secondo dopo verrà effettuato», spiega Sperandeo, ma senza trovare il consenso dei dipendenti che sottolineano: «Non siamo qui per lo stipendio, vogliamo garanzie per il futuro». Qualcuno mostra i polsi con dei tutori: «Questi me li sono rotti lavorando», grida. Intanto i dipendenti puntano il dito contro la gestione di IrpiniAmbiente: «Se vuoi salvare l’azienda devi dimetterti insieme a Masucci», è la richiesta avanzata.
