Dall’accorpamento del V circolo alla scuola media Enrico Cocchia alla Don Milani di Manocalzati abbinata ad Atripalda. Sono alcune delle linee del piano di dimensionamento definito dall’amministrazione provinciale, che dovrebbe essere ufficializzato nella giornata di oggi e presentato alla Regione. Tutto questo, mentre si attende l’esito del ricorso al Tar presentato dalla Regione contro la legge di bilancio che porta a 900 alunni il parametro per garantire l’autonomia scolastica. A venire meno in provincia di Avellino potrebbero essere undici autonomie come l’istituto superiore Ronca di Solofra. Il polo alberghiero sarà guidato dal Rossi Doria, mentre l’indirizzo economico e conciario di Solofra dipenderà dall’Ite Amabile. Si è scelto di puntare su omogeneità di indirizzo e localizzazione geografica Le 24 reggenze dovrebbero ridursi a 12. L’istituto superiore di Grottaminarda dovrebbe essere accorpato a Mirabella. Altavilla, Pratola e Pratola e Tufo saranno sotto un’unica dirigenza, Pietrastornina e Sant’Angelo a Scala andranno con Pietrastornina, Montefalcione e Candida saranno accorpati a Chiusano. Solofra e Ariano avranno un unico istituto comprensivo, Volturara sarà abbinato all’Ic di Montella, Nusco e Montemarano saranno con Castelvetre, Bisaccia andrà con Vallata, Lioni e Caposele.
Protestano anche i genitori di Prata P.U., Santa Paolina, Pratola Serra, Arcella e Tufo i cui figli sono iscritti all’Istituto Comprensivo Cocchia-Dalla Chiesa. « Noi non vogliamo mettere in dubbio le scelte praticate dalla nuova dirigente in accordo al Comune di Avellino – rappresentato dal Sindaco Gianluca Festa e dall’assessore all’Istruzione Geppino Giacobbe – ma non abbiamo capito che fine faranno le nostre scuole».
Mentre i sindaci dell’Alta Irpinia chiedono che “Il parametro minimo di 900 alunni fissato dalla legge di Bilancio non sia applicabile ai nostri comuni, in gran parte tra i 1000 ed i 5000 abitanti, e per di più interessati da un significativo e drammatico decremento demografico”
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