Del Fes: un silenzio preoccupante ed ambizioni smarrite

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Un avvio promettente, un cambio di panchina che non ha portato (al momento) i frutti sperati, ambizioni che sono andate a sbattere contro una classifica deficitaria. La chiusura d’anno per la Del Fes Avellino non era quella immaginata dalla proprietà e dalla dirigenza.

“Sul campo ci piacerebbe ricoprire il ruolo di protagonisti ed in una visione di lungo periodo vorremmo puntare al salto di categoria”. Queste le parole pronunciate poco più di due settimane fa da Giuseppe Lombardi, vicepresidente del club e rappresentante della Bono Ingegneria al momento della conferenza stampa di presentazione dell’ingresso in società del nuovo socio. Di lì in poi la scossa non c’è stata e sono arrivati soltanto risultati negativi. I giocatori sembrano incapaci di reagire al punto da non avere una continuità di rendimento per quaranta minuti ed essere protagonisti di passaggi a vuoto che incidono sulla prestazione e sul risultato finale.

La dirigenza ha preso atto di quanto sta accadendo e ci auguriamo trovi i giusti correttivi per risolvere una problematica che inizia a farsi preoccupante. Se l’obiettivo di inizio stagione è stato individuato nei playoff, al momento al Del Fes ne è fuori. La scelta di puntare in panchina su Alessandro Crotti, coach esperto della categoria, ha portato sin qui la sola vittoria contro il fanalino di coda Caserta. Lo stesso allenatore, almeno ad ascoltare le sue dichiarazioni, dà la sensazione che si sia reso conto che il  suo roster sta vivendo un momento particolarmente delicato sul piano psicologico ma il tempo inizia a stringere e chi nella rosa è stato scelto per avere responsabilità nei momenti decisivi, deve adesso farsi avanti nel prendersi le responsabilità.

Un pugno duro della società – ci permettiamo di scrivere – darebbe il segnale di come Avellino non voglia vivere un anno di rimpianti o discutere sugli errori commessi ma essere protagonista. Sul piano del gioco vanno rivisti i ruoli di Chinellato (se usarlo come ala piccola o ala grande) e trovare un uomo che possa dare un impatto importante come punti segnati uscendo dalla panchina aiutando o sostituendo uno tra Caridà e Giunta. L’infortunio di Santucci ha complicato e non di poco i progetti tattici  e va risolto il problema di convivenza nel pitturato fra Nikolic e Bortolin con l’italo-argentino capace di dare maggiori garanzie. Sabato alle 18 al PaladelMauro arriva la Gema Montecatini. La Del Fes dovrà vincere per risollevare il morale e poi pensare alla classifica.



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