De Mita: “Caldoro? Tra noi e uno che poi è andato in galera, scelse quest’ultimo” – IL CIRIACO

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Avellino – «Noi gli avevamo posto un’alternativa, lui ha preferito giocare in un altro modo». Ciriaco De Mita non usa mezze parole e risponde tempestivamente a Stefano Caldoro che, questa mattina, ha puntato il dito contro di lui accusandolo di aver tradito un accordo cinque anni fa. «Quale accordo? Noi gli abbiamo posto un’alternativa: o noi o uno che poi è andato in galera – spiega De Mita. Lui ha giocato e ha conservato quello che è andato in galera. E noi, avendoglielo detto, abbiamo cambiato in una condizione di grande difficoltà perché, quando lo abbiamo fatto all’ultimo minuto c’era l’incertezza. Purtroppo vincemmo – ironizza – e dopo c’è stata una discussione a Napoli con un suo amico che ha dovuto riconoscere che la politica non è per lui. La politica non è la parola, ma il pensiero. E chi usa le parole è un meschino».

L’occasione di replicare a Caldoro si è presentata nel pomeriggio, durante l’inaugurazione del comitato elettorale di Pino Rosato a Corso Vittorio Emanuele. Il capolista de “I Popolari-Fare democratico” entra nel merito di questa campagna elettorale, ormai nel vivo, che lo sta portando ad incontrare molte persone e confrontarsi con loro, raccogliendo istanze e problemi. «Vedo una grande voglia di discutere, le persone non vogliono solo ascoltare, ma anche partecipare e dare delle loro opinioni per le soluzioni – spiega Rosato. Mi sembra molto più vivace la partecipazione della gente, malgrado il periodo Covid che, automaticamente, ha un poco addormentata questa campagna, piuttosto che quella dei protagonisti che molto spesso fanno solo grandi proclami, ma alla fine non entrano nei particolari. Spero che, in queste ultime due settimane, si comincino ad affrontare i problemi reali della nostra provincia».

Tra gli argomenti al centro del dibattito c’è la sanità, affrontato da tutte le fazioni in campo, un tema molto caro a Rosato: «Io sto facendo una campagna elettorale proprio su questo argomento anche perché penso di avere una certa competenza in materia, avendola vissuta sia come medico che come direttore generale che utente. Nei vari incontri che ho fatto, ho potuto affrontare l’argomento da varie sfaccettature e sto battendo molto sulla sanità ritenendo che, questa, sia una fase particolare. E’ il momento chiave per poter veder come, nel post-Covid, viene ristrutturato il servizio sanitario nazionale, anche correggendo moltissime delle disfunzioni che si sono create dalla modifica del Titolo V della Costituzione in poi. Le varie leggi successive hanno portato a perseverare quella strada dell’autonomia forte delle Regioni che, poi, porta a quelle disfunzioni che abbiamo visto durante l’emergenza».

La coalizione che sostiene De Luca presenta molte liste a sostegno e, lo stesso presidente De Mita, in più occasioni ha sottolineato come, questa condizione, rischi di creare solo confusione. «C’è una forte alternativa che inasprisce la lotta – sottolinea Rosato. Ognuno, giocando sul quorum per ottenere il quoziente necessario, cerca di poter prendere più voti possibile e molto spesso la lotta diventa anche personale, diventa poco corretta. La cosa importante è di riuscire a ragionare dei problemi, visto che facciamo parte dello stesso listone, ed eventualmente anche di poter concordare delle soluzioni».



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