De Luca attacca il governo su dimensionamento: pellegrinaggio a Caivano ma poi tagliano le scuole

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Foto: ansa.it

“Se andate a fare i pellegrinaggi con 27 ministri a Caivano per far vedere che volete fare la rivoluzione, poi non chiudete le scuole. Noi abbiamo dato a Caivano una mano per tenere aperte quattro scuole con il programma regionale ‘Scuole aperte’, proprio perché la città è a rischio. La scuola va potenziata, non ridotta.

Dobbiamo investire ancora di più per tenere le scuole aperte di pomeriggio e di sera, portare le famiglie e far fare i corsi ai ragazzi”. Lo ha detto, parlando a Torre del Greco, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ribadendo la sua contrarietà al dimensionamento scolastico.
“Il ragionamento che si fa a Roma – ha proseguito De Luca – è che, siccome la popolazione studentesca è diminuita, bisogna ridurre le scuole. A noi questa sembra una linea francamente inaccettabile. Se diminuisce la popolazione scolastica, non si chiudono le scuole: anziché avere classi di 30-35 alunni, vuol dire che avremo classi di 25 alunni, con i ragazzi disabili, con una didattica più attenta. Ma non è che riduciamo il numero dei docenti e dei non docenti. Se rimodulano l’assetto scolastico, taglieranno i posti di lavoro. Questa sarà la conclusione”.


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