Dall’universo ultrapop alle emozioni dei manga, la Fantafollia di Vincent e Godrock

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Dall’universo ultrapop ai manga, senza dimenticare lo sguardo sul fantastico di Tim Burton. E’ “Fantafollia”, la mostra di Francesco e Gabriele Vallifuoco, Vincent e Godrock, inaugurata ieri al Circolo della stampa di Avellino, dove proseguirà fino al 22 marzo.  Francesco, studente in scienze agrarie all’Università di Fisciano, sceglie di partire dalle molteplici forme del mondo vegetale “Così i riccioli tanto amati da un regista come Tim Burton diventano sinuosi, fino a richiamare quelli di un’orchidea fantasma. Nelle mie opere racconto emozioni e sensazioni attraverso personaggi e immagini prese in prestito dalla natura. Ho sempre vissuto l’arte come un hobby, papà ci ha dato qualche dritta ma poi sia io che Gabriele abbiamo seguito strade completamente diverse da quella scelta da mio padre. Lui stesso ci confessa di invidiare sempre la nostra libertà quando disegnamo”

Gabriele, 19 anni, studente al primo anno all’ Accademia di Belle Arti di Napoli in Grafica Editoriale, per tutti è Godrock “Il nome nasce da quello scelto per l’account del mio primo gioco on line. Amo il mondo dei fumetti, in particolare anime e manga. Alcune mie opere sono ispirate a strisce dei manga, sono personaggi riconoscibilissimi ma guardo a tutto ciò che è il mondo ultrapop, cinema, videogiochi fino all’arte classica con una Maria Maddalena penitente”. E sul tema della follia scelto come titolo della mostra “Volevamo sottolineare la varietà e l’originalità delle nostre creazioni, frutto nel mio caso di quella che mi piace definire una mente frastagliata. Ho scelto di portare un po’ di me stesso in tutte le mie opere, uno dei fili conduttori  è la paura che si evolve nelle mie tavole, a partire dal demone che si incontra all’ingresso. Mi è sempre piaciuto tantissimo lo stile di personaggi come Dragonball, semirealistico come negli Anime e nei manga, con questi occhi dal taglio particolare. Studio arte e grafica e vorrei dedicarmi al mondo dei fumetti, sono il mio linguaggio privilegiato per esprimermi. Ho già alcune idee per delle strisce di fumetti, alcune più fantasiose, altre ambientate da Avellino, anche se ho ancora tanto da imparare soprattutto nella costruzione dei personaggi”


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