Dalla Vibonese alla Vibonese – Il 2020 biancoverde tra sogni e realtà

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12 gennaio-23 dicembre. Il 2020 dell’Avellino si chiuderà esattamente come era cominciato. Ovvero con la sfida interna contro la Vibonese. Tanta acqua è passata sotto i ponti, in un anno così denso che sembra trascorso quasi un secolo. Il campo ha regalato gioie e dolori come sempre. Quello che è successo fuori ha stravolto invece vite e abitudini di tutti.

Il 2020 dell’Avellino sarà sicuramente ricordato in maniera positiva per l’avvento al timone della famiglia D’Agostino, che ha riportato serenità in un ambiente più volte ferito dalle precedenti gestioni societarie. Il pubblico biancoverde ha ricominciato a sognare, ma ha visto una terribile realtà abbattersi sul mondo intero. Il Covid ha cominciato a farla da padrone, spezzando in due la scorsa stagione e condizionando terribilmente quella in corso. Gli stadi si sono chiusi, il contatto con la gente è venuto a mancare. Le società, ivi compresa quella biancoverde, hanno dovuto fare i conti con risorse sempre più limitate. Ma D’Agostino non si è tirato indietro e anzi è pronto adesso anche a rilanciare. Per cercare di dare nuova vitalità ai sogni del popolo irpino.

I sogni devono però fare i conti con la realtà. Quella attuale vede l’Avellino, già balbettante ed insicuro in più occasioni, reduce dal bruttissimo ko in casa del Bari. Una sconfitta pesante, arrivata contro una delle più grandi rivali, che ha sicuramente lasciato il segno in tutto l’ambiente. La parola “VERGOGNA” utilizzata per la protesta dai supporter dei lupi dice tutto sullo stato d’animo dei tifosi biancoverdi. Inviperiti e traditi dai propri beniamini in uno dei momenti più importanti della stagione. L’unica cosa che ci si attende adesso è una pronta reazione. Battere la Vibonese per chiudere al meglio un anno incredibile, dove i sogni hanno dovuto fare i conti con la realtà. Sperando altresì che il 2021 possa essere completamente diverso sotto tutti i punti di vista. Con i sogni pronti a trasformarsi in splendide realtà.

 





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