Clan Partenio, Festa “smentisce” se stesso: il Comune si costituirà parte civile – IL CIRIACO

0
146


Il Comune di Avellino si costituirà parte civile contro il Clan Partenio nella prossima udienza utile del processo avviato contro il sodalizio criminale. Ad annunciarlo è il sindaco di Avellino Gianluca Festa tramite una diretta facebook che si concentra interamente in un durissimo attacco contro la stampa locale. “Non ho mai detto che non mi sarei costituito parte civile contro il clan Partenio” dice Festa nell’annunciare querele contro Il Mattino e contro quelle che definisce “piccole testate ormai in via di estinzione”, ree secondo il sindaco di aver titolato il falso. Ma il sindaco, che da ex giornalista (di sport) e da politico ormai più che navigato, dovrebbe sapere che a domande secche su temi delicati su cui eventuali tentennamenti generano ovviamente dubbi e perplessità,  si risponde con un sì o con un no. Ed invero a smentire il sindaco, che bene ha fatto a cambiare idea, c’è l’intervista realizzata dinanzi a Palazzo di Città con diversi cronisti. Basta collegarsi al sito di Irpinia Tv (questo il link al video) per ascoltare la registrazione dell’intervista. Si sente chiaramente il giornalista di Itv porre per due volte, senza troppi giri di parole, la domanda al sindaco “il Comune di Avellino si costituirà parte civile contro il clan?”. Né un sì né un no sono stati proferiti dal diretto interessato, che ha argomentato la sua azione amministrativa a favore della legalità ricordando di aver offerto una sede ai Carabinieri per ospitare il Nucleo Forestale.

Festa va all’attacco di tutta la stampa “pur comprendendo che è un sistema fondato sullo show business, e dunque costruisce notizie false per vendere una copia o uno spazio pubblicitario in più, a tutto c’è un limite quando si travalica il rispetto delle persone. Per anni la politica è andata a braccetto con i giornalisti, si è arrivati a livelli di complicità senza precedenti ma da quando io sono alla guida del Comune, il castello è crollato e questo ha creato difficoltà a buona parte della stampa mettendo a rischio entrate economiche e posti di lavoro”.

Va oltre il primo cittadino parlando addirittura di “fake news” montante con l’intento di “denigrarmi e diffamarmi”. Un’intera diretta facebook utilizzata non per spiegare ai suoi followers i motivi per cui ha deciso di costituirsi parte civile in un processo così importante, né a questo punto per chiarire come mai avesse preferito tenere per sé tale decisione, ma per attaccare la stampa che, a suo dire, “ha voluto accostare il mio nome e quello della mia amministrazione alla criminalità. Ho un’esistenza specchiata, posso dare lezioni a molti, ho una onorabilità che fa invidia su cui ho costruito la mia vita oltre che la mia elezione”.

Poi l’attacco al capogruppo di Avellino Prende Parte Francesco Iandolo, che ha lasciato la commissione comunale antimafia (mai riunitasi dopo gli attentati in città) e all’associazione Libera: “fa il moralista  a correnti alternate, perché quando ho parlato di Alto Calore o di contesti industriali densi di dubbi e incertezze non ha speso una parola? Mi aspettavo che fosse accanto a me insieme a Libera, a fare questa battaglia. Forse non si è reso conto con chi si è candidato”. Poi l’annuncio “da oggi, e per almeno un paio di mesi, non parlerò più con la stampa. Non consentirò più di mistificare le mie parole”.

Un clan, il processo e gli enti locali: la grande occasione di Festa (e D’Alessio)



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here