“Se non si opera con buonsenso si rischia di vaccinare prima gli impiegati e poi i medici di famiglia”. L’esponente del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, lancia l’allarme e invita l’Asl a “rivedere il calendario vaccinale ” e dare “priorità ai medici di base”. Il consigliere pentastellato e componente della commissione Sanità ricorda come, questi ultimi, “saranno in prima linea nella vaccinazione anti Covid della popolazione, ma prima devono essere messi in sicurezza”.
Da questa considerazione, nasce la richiesta di “rivedere le priorità di somministrazione – spiega Ciampi. L’Unità di Crisi regionale individua nel piano per la campagna di vaccinazione anti-Covid i gruppi di rischio: medici e infermieri ospedalieri, personale e operatori delle residenze per anziani e infine specialisti ambulatoriali e medici di medicina generale. Ma l’elenco delle priorità non va confuso con l’ordine cronologico di somministrazione dei vaccini – sottolinea il consigliere regionale. La stessa Unità di Crisi con una nota del 3 gennaio, è corsa ai ripari spiegando che ‘la sequenza numerica contenuta nel Piano Vaccinale Regionale delle categorie da vaccinare non è da intendersi in senso cronologico’. Nella campagna vaccinale anti-Covid è essenziale l’impegno anche di medici del territorio, bisogna prevedere la vaccinazione per specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”.
Diventa, quindi, necessario secondo Ciampi mettere in campo ogni iniziativa volta a vaccinare quanto prima i medici di base: “Sollecito la direzione aziendale ad applicare il calendario vaccinale secondo le disposizioni nazionali, in analogia a quanto già sta avvenendo nelle altre regioni – spiega il consigliere regionale. Nella giornata dell’Epifania in Piemonte c’è stato il Vaccine Day che ha coinvolto proprio i medici di base. Il mio sostegno alle Segreterie Provinciali di Avellino di Fimmg, Fimp, Sumai, Snami e
Simg, che hanno sollevato il problema”.
