Case popolari costrette a pagare questa tassa, sconforto dei cittadini

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Le case popolari, un pilastro del welfare italiano su uno dei diritti primari dei cittadini. Ma ora arriva una tassa che complica tutto

Le case popolari rappresentano un pilastro fondamentale nel panorama abitativo italiano, offrendo un tetto sicuro a migliaia di famiglie che altrimenti sarebbero a rischio di non avere un’abitazione dignitosa.

Case popolari: una tassa salata da pagare – (ilciriaco.it)

Queste strutture, spesso gestite da enti pubblici o associazioni di beneficenza, forniscono un’opportunità preziosa per chi vive in condizioni di disagio economico. Ora, però, arriva una vera e propria mazzata per le persone che ne hanno diritto: saranno costretti a pagare questa tassa. 

Le case popolari, o edilizia residenziale pubblica (ERP), sono state istituite in Italia negli anni del secondo dopoguerra, con l’obiettivo di fornire alloggi a prezzi accessibili a coloro che ne avevano bisogno. Nel corso degli anni, il numero di queste unità abitative è cresciuto costantemente, ma la domanda rimane spesso superiore all’offerta, evidenziando la necessità di investimenti continui nel settore.

Le ragioni che spingono le famiglie a richiedere una casa popolare sono molteplici. Tra esse, la difficoltà nel trovare un lavoro stabile e ben retribuito, i bassi redditi, la presenza di nuclei familiari numerosi o monoparentali e situazioni di emergenza abitativa causata da disastri naturali o da eventi imprevisti. Le case popolari offrono un rifugio sicuro e stabile per queste famiglie, consentendo loro di costruire un futuro migliore.

Case popolari: arriva la tassa

Già così, il sistema delle case popolari in Italia non è privo di criticità. Lunghe liste d’attesa, burocrazia eccessiva e la mancanza di manutenzione sono solo alcune delle sfide che devono affrontare sia gli enti gestori che gli inquilini. Inoltre, esistono casi di abusi e di sfruttamento del sistema da parte di individui che non ne avrebbero effettivamente bisogno, a discapito di coloro che vivono in condizioni di estrema povertà. Ora, però, arriva una drammatica notizia per chi è avente diritto.

Case popolari, tassa
Case popolari: arriva la tassa – (ilciriaco.it)

Una recente sentenza della Corte di Giustizia Tributaria della Campania ha posto ulteriori chiarimenti sull’esenzione IMU per gli immobili di enti pubblici o privati che operano nel settore assistenziale. Il verdetto, emesso il 20 ottobre 2023 con il numero 5782/13, ha confermato un principio già affermato dalla Corte di Cassazione. Nel caso in questione, l’Istituto Autonomo per le Case Popolari (IACP) della Provincia di Caserta ha visto respinto il proprio ricorso. La Corte ha dichiarato che l’IMU deve essere versata per gli alloggi concessi in locazione quando l’attività svolta non rientra esclusivamente nell’ambito assistenziale.

Secondo la sentenza, l’esenzione IMU si applica solo quando gli immobili vengono utilizzati per fini sociali e senza scopo di lucro. Se le locazioni sono concesse a terzi in cambio di un corrispettivo, anche se inferiore al valore di mercato, l’attività assume un carattere economico che non rientra nell’ambito assistenziale. In altre parole, i canoni locativi pagati all’IACP, sebbene inferiori rispetto al mercato, sono considerati una remunerazione del capitale investito e non escludono il carattere economico dell’attività svolta.

Questa decisione della Corte di Giustizia Tributaria ribadisce la necessità di chiarire i criteri per l’esenzione IMU, garantendo che sia applicata in modo corretto e equo, soprattutto nel contesto degli enti pubblici che operano nel settore assistenziale. Le case popolari rappresentano una risorsa essenziale per molte famiglie italiane, offrendo loro una possibilità di stabilizzazione e di inclusione sociale. Ma questa notizia rappresenta senza dubbio un duro colpo all’intero sistema.



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