Case in affitto, attenzione alle utenze intestate al proprietario

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Case in affitto, cosa succede nel  caso il proprietario mantenga l’intestazione delle utenze. Un particolare da non sottovalutare.

Prendere in affitto un appartamento non è una faccenda da sottovalutare. Ci sono delle procedure da seguire con particolare attenzione per non incappare in problemi che possono diventare seri. Per esempio la presentazione della certificazione energetica APE o la registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate.

Affitto casa e reisdenza del propretario – ilciriaco.it

Molti di questi obblighi coinvolgono il proprietario dell’appartamento concesso in affitto. Ma anche l’inquilino ha delle responsabilità. Quindi la lettura attenta del contratto che si sta per sottoscrivere è molto importante. Si evitano così sgradite sorprese. L’affittuario è chiamato alla responsabilità in solido, infatti in alcune circostanze. Per esempio per il pagamento dell’imposta di bollo. Ma ci sono anche particolarità da verificare quando si firma un contratto.

Case in affitto, ecco cosa controllare

La possibilità che il proprietario dell’immobile mantenga la residenza nell’appartamento locato è una questione che a volte lascia dei dubbi che è meglio fugare. In genere si può dire che la residenza corrisponde al luogo dove si dimora abitualmente, anche se a volte capita diversamente.

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Affitto casa, cosa succede alla residenza del locatore – ilciriaco.it

Si deve dichiarare la propria residenza in un luogo, se ci si soggiorna a lungo, per poter essere rintracciato facilmente. Per il Codice civile la residenza coincide con la dimora abituale (articolo 43). Quindi il proprietario di una casa concessa in  affitto dovrebbe di regola avere la residenza altrove. Tuttavia esistono delle eccezioni nemmeno così rare che si devono tenere da conto. Una di queste è se il proprietario si trasferisce un periodo di tempo circoscritto per motivi di lavoro o di salute.

Un’altra situazione che consente al locatore di mantenere la residenza nella casa data in affitto è se conserva uno spazio riservato, una stanza di solito, per sé stesso a utilizzo personale. Ma c’è anche un’altra possibilità. Se il proprietario continua ad avere delle utenze intestare a suo nome, può decidere di conservare la residenza nell’immobile affittato.

Solo se non si verificano questi casi il locatore è tenuto a modificare la residenza dichiarata per la norma. L’affittuario ha il pieno diritto di conoscere questo aspetto e di verificare la residenza del proprietario, richiedendo anche la comunicazione del cambio. Ricordiamo che questa deve essere comunicata al comune entro 20 giorni.

La legge non ammette residenze fittizie. Si rischia parecchio, per esempio la cancellazione dall’anagrafe per irreperibilità. Oppure il reato di falso in atto pubblico. Ma se il proprietario mantiene intestate alcune utenze, le cose sono diverse e può mantenere la residenza nell’appartamento locato.



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