Campo largo, è giunto il momento delle scelte

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Di Alessio Capone

Il mese di ottobre incalza, sempre più svelto, volgendo verso la fine. Anche l’ultimo appuntamento sull’annuncio del candidato sindaco per il Campo Largo di sinistra-progressista è stato bucato. La Festa de l’Unità della scorsa settimana doveva cucire l’ultimo lembo di stoffa all’arazzo che è in fase di creazione per le amministrative del prossimo anno ad Avellino. Si è finiti con l’ennesimo sfilacciamento. Galeotto fu il panel dedicato alla discussione sul capoluogo. Il colpo di teatro che ha, di fatto, inaugurato l’entrata nella coalizione di Italia Viva, testimoniata dalla partecipazione alla manifestazione di Beniamino Palmieri, rappresentante irpino dei renziani, ha alzato un polverone che potrebbe offuscare gli orizzonti del centrosinistra. Roberto Montefusco di Sinistra Italiana ha tuonato, asserendo che “Italia Viva non ha partecipato ad alcuna riunione del campo progressista, alle elezioni provinciali si è notoriamente collocata a destra, e non ha mai apertamente chiarito la propria posizione e i propri intendimenti. Eppure, viene annoverata tra i soggetti che darebbero vita al costituendo campo largo. Sinistra Italiana, che non è stata coinvolta nell’iniziativa della scorsa domenica, non ha in alcun modo espresso il proprio assenso verso quello schema di alleanza e continua a ritenere che occorra ripartire dalle forze che fino ad oggi hanno promosso le iniziative del campo progressista”. Un muro, alzato all’istante, al quale fa da contraltare la risposta piccata di Palmieri: “Credo che questo sia il modo peggiore per avvicinarsi alla tornata elettorale. Non staremo mai dove non siamo benvoluti e dove non viene data la giusta attenzione alla nostra storia e all’esperienza degli amministratori che si sono avvicinati ai tanti cittadini che ci premiano con il loro voto“.

Ma lontano da Parco Palatucci veniva lanciata un’altra provocazione, poco velatamente indirizzata ai vertici del Partito Democratico irpino. “Chi ha paura delle primarie?” rilancia Francesco Iandolo di Avellino Prende Parte, alzando la posta e allontanando il punto nel quale le strade percorse dalle parti in causa dovrebbero incontrarsi. Le uniche certezze sono, paradossalmente il programma che verrà chiuso dopo l’ultimo tavolo tematico che riguarderà l’ambiente e l’alleanza che, al netto di tutto, c’è. Ora manca quel passo finale e decisivo della scelta del candidato unitario che metta a tacere definitivamente qualsiasi polemica. Perché, seppur remota, la possibilità di mandare all’aria quanto fatto in questi mesi e correre in solitaria, c’è. Nel mentre il centrodestra latita e il sindaco Gianluca Festa è uno spettatore privilegiato. Senza muovere un dito – ovviamente escludendo la sua attività da primo cittadino – nella nascente campagna elettorale, prende vantaggio sugli avversari. Il centrosinistra ha l’occasione di compiere una rottura, ma è arrivato il momento delle scelte nette e veloci, il tempo per le riflessioni è agli sgoccioli.


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