“Il lavoro della commissione tecnico-scientifica nominata dall’Ato per individuare il sito più idoneo ad ospitare il biodigestore anaerobico non è ancora terminato e quindi non è ancora visionabile. Non conosco quindi quale luogo sia stato ritenuto più idoneo rispetto ad un altro. Le dichiarazioni del coordinamento No al Biodigestore (leggi) sono irrispettose nei confronti dei professionisti incaricati e del sottoscritto. L’Ato ha sempre agito nella massima trasparenza, la scelta di nominare una commissione ad hoc è l’esempio, e continuerà a farlo”. Il presidente dell’Ato Rifiuti Valentino Tropeano replica al coordinamento No al Biodigestore dopo la presa di posizione in seguito all’indiscrezione sulla scelta di Chianche quale luogo più adatto ad ospitare l’impianto rifiuti e chiudere il ciclo integrato in provincia.
Tropeano tiene a ribadire che è “prerogativa del presidente dell’Ato rifiuti informarsi sullo stato dei lavori avendo nominato la commissione” ma la scelta finale non è stata comunicata né a lui né al consiglio d’ambito “quando sarà finito il lavoro, tra qualche giorno o settimane, ne discuteremo in consiglio d’ambito e poi convocheremo la stampa per informare la popolazione sulle scelte intraprese. Non è stato fatto alcun passo in avanti, non sono a conoscenza degli atti. Stanno mettendo in discussione la serietà del presidente dell’Ato e dei professori e professionisti incaricati”.
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