Biodigestore a Chianche, Ato diviso. D’Ercole: commessa una grave forzatura. Giacobbe: per i tecnici il sito migliore – IL CIRIACO

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L’ente d’ambito si divide sulla scelta di Chianche quale ubicazione migliore per la realizzazione dell’impianto rifiuti. Il consiglio convocato dal presidente Valentino Tropeano approva con sette favorevoli su dodici la relazione tecnico – scientifica degli esperti nominati dal cda dell’Ato rifiuti e nella quale sono contenute le valutazioni sulle tre disponibilità. Oltre Chianche, anche Montella e Savignano Irpino. Hanno votato insieme al presidente Tropeano, a favore della relazione illustrata dal direttore  Barbati nella doppia veste anche di presidente della commissione, Giacobbe, Farina, Di Cicilia, Zoina, Lanzetta e Buonfiglio. Assenti i tre consiglieri dell’area Petracca, Nunziante Picariello, Marco Santo Alaia e Costantino Giordano. Il consigliere regionale è stato uno dei più tenaci oppositori alla realizzazione dell’impianto rifiuti nell’areale del Greco di Tufo docg. In termini politici segna una rottura all’interno del Partito Democratico.

D’Ercole Giovanni

Hanno abbandonato la seduta prima della votazione i consiglieri D’Ercole e Della Marra in aperta polemica con l’operato dell’ente d’ambito. A sottolinearla è Giovanni D’Ercole “sono state commesse delle irregolarità. Ci eravamo aggiornati sulla scorta di errori materiali compiuti dalla commissione. Avevamo chiesto la convocazione degli esperti per discutere dell’errore sulla disponibilità delle aree, ma la struttura del consiglio si è guardata bene da fare questo incontro”. L’errore di valutazione evidenziato da D’Ercole e Della Marra durante il consiglio riguarda la disponibilità del sito di Savignano Irpino che cambierebbe la graduatoria finale posizionando il comune della Valle del Cervaro al secondo posto nella graduatoria davanti a Montella. “All’Ato è giunta la disponibilità dell’area dove dovrebbe sorgere il biodigestore al comune di Savignano Irpino. Questo elemento non è contenuto nella relazione, il consiglio doveva prenderne atto e neanche di questo è stato possibile discutere”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la votazione “all’ordine del giorno c’era una valutazione della relazione tecnico-scientifica, non la votazione di una graduatoria dove viene indicato Chianche quale sede migliore. Hanno scelto di votare dove allocare il biodigestore facendo una forzatura. Ho presentato una mozione per chiarire che la votazione finale non era la scelta definitiva perché la commissione ha dimostrato di aver commesso degli errori. Non hanno accettato ed abbiamo deciso di abbandonare il consiglio”. Il consigliere ribadisce sulla convocazione “doveva essere chiara, l’argomento merita una discussione ampia, invece si è scelto di liquidarlo in fretta. Non possiamo dare le chiavi delle scelte della nostra provincia ad una commissione tecnica che non doveva produrre una graduatoria e che tra l’altro ha dimostrato di essere fallace. Siamo stati indicati come delegati dei cittadini, è la politica a dover fare le scelte tenendo presenti i contenziosi, tensioni sociali, sollecitazioni imprenditoriali. Non c’è stata alcuna discussione”.

Giacobbe

“Abbiamo valutato la relazione tecnica positivamente. La commissione ha stabilito che Chianche è la migliore soluzione, se tecnicamente è stata definita la migliore scelta vuol dire che ci sono gli elementi per definirla una buona scelta rispetto alle altre” sottolinea il delegato di Avellino Geppino Giacobbe chiarendo sull’ordine del giorno “andava fatta una valutazione della relazione e così è stato”. Una valutazione “non politica” aggiunge ma su questioni tecniche e rispondendo a D’Ercole e Della Marra “cambiare l’ordine della graduatoria non avrebbe influito sul risultato finale. Chianche è il sito migliore per i tecnici, se per un motivo qualsiasi non dovesse esserlo più non scatta automaticamente il secondo in graduatoria ma lo studio andava rifatto. Quindi nulla sarebbe cambiato”.

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