Bernardotto e l’Avellino, un legame nato con un anno di ritardo – IL CIRIACO

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La Vibonese prima e l’Us Avellino poi hanno annunciato il trasferimento di Gabriele Bernardotto ai biancoverdi.
Un amore, quello tra l’attaccante classe 1997 e i lupi, che nasce con… un anno di ritardo.

La scorsa estate, infatti, dopo la promozione dalla Serie D alla Lega Pro, l’Us Avellino, allora nelle mani di Giannandrea De Cesare, era pronto (almeno nelle intenzioni) a realizzare una squadra di assoluto livello, pronta già a combattere per le prime posizioni della classifica.

Gli obiettivi di rilievo erano tanti, soprattutto per l’attacco (ad esempio si pensava già 14 mesi fa al ritorno di Gigi Castaldo all’ombra del Partenio, ipotesi tornata di moda anche ora). Tra questi c’era, appunto, anche Bernardotto, che ben aveva impressionato la società biancoverde nell’arco della stagione tra i dilettanti. 

Infatti il centravanti era il punto di riferimento del Lanusei, squadra che a lungo è rimasta prima in classifica e contro la quale l’Avellino ha disputato (e vinto) lo spareggio per salire direttamente in Lega Pro senza passare dai proibitivi playoff. Poi gli ormai noti problemi societari fecero saltare ogni piano, portando la società a fare un mercato in ristrettezza e all’ultimo minuto.

Con la squadra sarda, nella stagione 2018/19, Bernardotto siglò 15 reti in 37 partite, mettendo a segno anche due assist, non segnando però mai contro i biancoverdi (spareggio compreso contro la squadra dell’allora tecnico Giovanni Bucaro arrivarono tre sconfitte su tre per il Lanusei).
Saltato il trasferimento ad Avellino, l’attaccante romano decise di passare proprio alla Vibonese, trovando un rendimento alternato: per lui 27 presenze in campionato e 1 in coppa, per un totale di 6 gol e 3 assist, con un minutaggio di 58′ a partita.

Ora ritrova l’Avellino, non da avversario ma da squadra detentrice del suo cartellino. Il tutto, con un anno di ritardo.



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