Base popolare aderisce al Patto Civico – Corriere dell’Irpinia

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AVELLINO – Salgono a sei le liste a sostegno del candidato a sindaco Rino Genovese: anche Giuseppe De Mita (Base Popolare) scioglie le riserve a dichiara la propria adesione al progetto civico del giornalista Rai. Oltre alla lista di Base Popolare, quindi, Genovese potrà contare (oltre che sulla propria, Patto Civico per Avellino), su quella di Livio Petitto, quella di Angelo D’Agostino (Forza Avellino), quella di Massimo Passaro (Cittadini in Movimento) e quella di Sabino Morano (Primavera Meridionale-La Rondine).

Una compagine che inizia ad assumere una certa consistenza e che si pone quindi come alternativa all’alleanza messa insieme, sul fronte politico opposto: il cosiddetto campo largo del centrosinistra con Pd, M5S, Avellino Prende Parte, Più Europa, Sinistra Italiana e Verdi. Un fronte che candida Antonio Gengaro a sindaco e che è riuscito a compattarsi solo negli ultimi giorni, dopo mesi di diatribe interne.

Anche se al momento non c’è stata un’ufficializzazione pubblica, dovrebbe essere della partita elettorale anche il fronte dell’amministrazione comunale uscente. Nonostante lo scandalo della maxi inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto del leader di questo fronte, l’ex sindaco Gianluca Festa, ci sarebbero tre liste già pronte. Si tratta delle due liste diretta emanazione di Festa, Davvero e W La Libertà, e di quella dell’ex vicesindaco Laura Nargi.

Ecco il comunicato con il quale Base Popolare ufficializza la propria scelta:

Base Popolare  ha espresso, sin dall’inizio, la propria intenzione di partecipare alle prossime
elezioni amministrative di Avellino avendo a riferimento tre punti essenziali:
• distinguersi da una discussione astratta tra tifosi acritici e denigratori moralistici
della precedente amministrazione;
• confrontarsi sui problemi di merito e su una visione della città;
• dare vita a un’iniziativa ispirata a una politica civica, cioè a una proposta che parta
dalle forze civili e sociali concretamente presenti in città e non da presunti schemi
generali.
Su queste basi abbiamo provato a creare occasioni di scambio, sia organizzando incontri,
sia partecipando alle iniziative alle quali siamo stati invitati. È stato un percorso utile.
Innanzitutto, ci ha consentito di recuperare una civiltà dei rapporti e del confronto, anche
con persone e associazioni che non saranno sulla nostra posizione elettorale; sia perché i
rinvii e i silenzi imbarazzati con i quali è stato talora evitato il confronto con noi ci hanno,
purtroppo, offerto la conferma dell’esistenza di posizioni più ancorate alla faticosa
conservazione di equilibri interni, talvolta dal sapore tribale, che interessate alla ricerca
della condivisione larga di un programma amministrativo.
È stato utile anche perché ci ha permesso di ascoltare e di condividere le tante perplessità
che abitano all’interno di quelle che dovrebbero essere le coalizioni schematiche del
centrodestra e del campo largo, convincendoci che non è questa la lente in grado di
interpretare la realtà e i suoi problemi. Abbiamo di conseguenza rilevato che mentre, da
un lato, c’è chi intende limitare la propria azione a un perimetro predefinito sulla base di un
modello nazionale statico, dall’altro vi sono persone che si sono mosse per scardinare ogni
formula politichese e sollecitare la nascita di una coalizione civica.
In tale quadro le occasioni di dialogo hanno fatto emergere una progressiva convergenza
sulla proposta di Rino Genovese, sia per la sua originale impostazione programmatica, sia
per le sue prospettive politiche.
Alla luce anche delle complesse vicende delle ultime settimane, abbiamo registrato come
tale proposta esprima al meglio la volontà di compiere un salto in avanti invece di restare
impigliati in una discussione che mescola confusamente i piani politici, amministrativi,
personali e giudiziari.
Per quanto riguarda la precedente amministrazione della città, abbiamo cercato con
attenzione di coglierne sia le luci sia le ombre, sempre con lo spirito di contribuire a un
miglioramento e non limitarsi a un giudizio. Tuttavia siamo rimasti estranei all’intera vicenda
amministrativa e intendiamo mantenere questa posizione per guardare oltre.
La decisione di riproporre al giudizio degli elettori gli amministratori uscenti può essere
comprensibile, ma non è la nostra posizione.
Desideriamo evitare ogni schematizzazione e, lo anticipiamo, resteremo indifferenti alle
prevedibili provocazioni generate da giudizi politici superficiali.
Intendiamo invece muoverci nel solco di un’iniziativa che si prefigge di privilegiare la realtà
delle cose e costruire un’idea di futuro della città, sostenendo direttamente la candidatura
di Rino Genovese nello spirito del percorso amministrativo e politico che ci stiamo
impegnando a realizzare.



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