Bando alloggi, due le offerte più appetibili per la vendita al Comune – IL CIRIACO

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Sarebbero quelle della D’Agostino Costruzioni e dell’imprenditore Tulimiero le offerte ritenute più appetibili delle quattro pervenute al bando per l’acquisto da parte del Comune di alloggi da destinare ad edilizia residenziale pubblica. Si tratta dell’indagine di mercato voluta dall’ente per sopperire alla carenza di alloggi, grazie alla legge regionale che consente e finanzia la ricerca di case sul mercato facendo appello anche ai privati.
Ieri mattina30 si è riunita la Commissione presieduta dal dirigente Michele Arvonio per una prima valutazione delle offerte pervenute alla manifestazione di interesse. Tutte le buste sono state ritenute ammissibili ma solo due offerte sono state valutate come maggiormente appetibili perché riguardano complessi immobiliari e non singole unità. Quattro gli imprenditori che hanno aderito alla manifestazione pubblica scaduta a metà settembre: D’Agostino, Tulimiero, Laurino e Martignetti. I primi due dunque, almeno per il momento, avrebbero superato il primo step. Ma la partita si chiuderà solo all’atto di apertura e valutazione delle buste contenenti le offerte economiche.
Il prezzo di vendita, infatti, «non può eccedere il prezzo medio di mercato per le abitazioni di tipo civile rilevato dalla Banca dati delle quotazioni immobiliari dell’Agenzia delle Entrate nella zona e nel trimestre di riferimento», così come sottolinea l’avviso citando l’art. 4 comma 5 dell’allegato “A” della delibera di Giunta regionale n.279 del 42 giugno 2019. Il prezzo, inoltre, dovrà tener conto delle prestazioni energetiche dei fabbricati, della normativa sismica e di quelle sulla sicurezza. A ciò si aggiunge che, per quegli immobili realizzati con contributi o finanziamenti pubblici, bisognerà decurtare il contributo ottenuto.
Gli stessi alloggi o fabbricati, dovranno avere determinate caratteristiche. Innanzitutto l’accatastamento perché dovranno essere di categoria A2, A3, A4, residenti nel comune di Avellino e situati in aree servite da tutte le opere di urbanizzazione primaria, inoltre dovranno risultare già ultimati e pronti alla consegna, sia in caso di fabbricati nuovi che ristrutturati. O al massimo i lavori dovranno concludersi entro 12 mesi dalla scadenza delle procedure. Non dovranno presentare vincoli o ipoteche, tranne quelle volontarie relative alla realizzazione del bene stesso e che dovranno essere estinte prima della cessione. Alla data della stipula del contratto dovranno risultare libere da persone e cose. I beni che si intende vendere dovranno essere accompagnati da tutti i certificati previsti per legge, dall’agibilità a quelli relativi agli impianti.
Solo al termine della procedura l’ente deciderà se concretizzare l’acquisto oppure no. L’avviso pubblicato infatti non è vincolante per il Comune.



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