Avellino, la regola della reazione. A Picerno serve una risposta

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Nei momenti più complicati le grandi squadre trovano la forza per esaltarsi e tirare fuori il meglio di sé; dopo un tonfo, arriva puntuale la reazione. È una regola del campo: chi vuole vincere deve essere in grado di riscattarsi immediatamente dalle delusioni.

Per l’Avellino di Pazienza, che ambisce alla Serie B e alla costruzione di una mentalità vincente, questo principio acquisisce una notevole importanza. Ed è per questo motivo che domenica, nello scontro diretto con il Picerno, i lupi dovranno dare una pronta risposta alle difficoltà.

Pazienza, le reazioni alle sconfitte: 3 vittorie dopo gli ultimi 3 ko

Per superare la cocente delusione di ieri e reagire subito contro i lucani, l’Avellino si affida in particolare alla sapiente guida di mister Pazienza. La gestione imperfetta con il Giugliano – prima vera sbavatura della sua gestione – non intacca infatti la bontà del lavoro del tecnico, pronto a ripartire con forza già nel prossimo turno.

A confermarlo è lo storico recente dell’allenatore di San Severo, capace di raccogliere 3 successi nelle 3 gare immediatamente successive ai suoi ultimi ko. Nella passata stagione, alla guida del Cerignola, Pazienza reagì ai ko con Turris (2-1) e Picerno (2-0) piegando Virtus Francavilla (1-0) e Foggia (4-2). Quest’anno, sulla panchina biancoverde, dopo il ko con il Messina (1-0), il classe 1982 ha risposto superando il Potenza (4-1), dopo aver eliminato il Monopoli (3-0) in Coppa.

È anche aggrappandosi alla tradizione recente, dunque, che l’allenatore dei lupi dovrà trasmettere alla squadra i giusti appigli per risalire la china.

Reagire ai ko interni. L’esempio dell’Avellino 2012-2013

Parlando di storia e di mentalità vincente, ragionando sulla risposta che l’Avellino dovrà offrire a Picerno diventa inevitabile il riferimento all’ultima stagione trionfale in Serie C (2012-2013). Con Rastelli in panchina, dopo il primo tonfo casalingo, arrivato a febbraio con il Benevento (0-2), i lupi seppero reagire alla grande, conquistando poi 19 punti su 21 nelle 7 gare successive.

Quello con il Giugliano è per i biancoverdi il secondo ko casalingo stagionale, ma il primo della gestione Pazienza. Guardando alla regola di cui sopra e all’ultima promozione in B, dunque, l’Avellino dovrà usare la sconfitta di ieri come una lezione salutare. Un secchio d’acqua gelata per rinfrescare le proprie idee e le proprie ambizioni. È anche dalle difficoltà che nascono i momenti trionfali. Anzi, è nella reazione alle difficoltà che si forgiano le squadre vincenti.


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