Avellino in versione Babbo Natale. La farsa di Caserta

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Emozioni, crolli, polemiche. La sedicesima giornata del girone C di Serie C va in archivio lasciando in eredità vari spunti di riflessione. Dopo undici vittorie consecutive rallenta la corsa esagerata della capolista Ternana. A riuscire nell’impresa, accarezzata in precedenza da Vibonese ed Avellino, è la frizzante e sbarazzina Turris di Fabiano che fa inceppare la disco-music in salsa rossoverde. I corallini si confermano squadra da trasferta e tornano a casa orgogliosi e con il taccuino pieno di complimenti. Addirittura con il rammarico di non aver portato via dal Liberati l’intera posta in palio. Lucarelli “salva le penne” con un rigore molto discutibile e grazie al solito Falletti. Per gli umbri annata in archivio e appuntamento al 2021 visto il riposo in programma nella giornata di mercoledì.

Accorcia le distanze il Bari di Auteri che rialza la testa umiliando l’Avellino nel big match di giornata. Marras e Antenucci (cancellati subito gli errori con la Vibonese) sugli scudi, ma i pugliesi devono ringraziare soprattutto gli uomini di Braglia che si sono fatti male da soli. Dopo una buona partenza, i biancoverdi si sono travestiti da Babbo Natale ed hanno deciso di elargire in anticipo i regali natalizi. I lupi si sono sbriciolati e gli assetati avversari non hanno avuto nessuna pietà. Miceli e compagni vengono superati dal Catania e scalano in sesta posizione in classifica. Con l’aggravante di non aver racimolato nemmeno un punto (Teramo a parte, ancora da affrontare) con le squadre che li precedono in graduatoria. Riflessioni sulle potenzialità di una squadra destinata a subire un restyling dopo il mercato di gennaio.

L’altro grande tema di giornata arriva da Caserta dove è andata in scena una vera e propria farsa. Falchetti falcidiati dal Covid e costretti a scendere in campo in nove uomini, alcuni febbricitanti ed in attesa di indicazioni più precise sul loro effettivo stato di salute. Ci eravamo scandalizzati qualche settimana fa in merito a Palermo-Catania, con i rosanero costretti a giocare con soli undici uomini e senza poter operare cambi. Cosa dobbiamo dire allora per quello visto ieri? Va bene tutto (protocolli, rinvii già chiesti, infortunati che non fanno testo sul numero di calciatori a disposizione), ma esiste sempre il buon senso. In un campionato già pesantemente condizionato bisognerebbe mettere da parte tutti gli egoismi e cercare di venire incontro a chi è in netta ed evidente difficoltà. Sperando che quello di ieri resti un precedente isolato. Altrimenti si predica bene ma si razzola sempre male.

 





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