Asidep: no ai privati. Biancardi mantenga le promesse, basta giochi politici – IL CIRIACO

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Minacciano di scioperare i 61 lavoratori dell’Asidep, ex Cgs, per l’eventuale ingresso del socio privato nell’azienda partecipata dall’Asi che si occupa di depurazione industriale. I rappresentanti sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm , Rsu Asidep, hanno avviato la procedura di raffreddamento e chiesto al Prefetto Paola Spena un tavolo di confronto con il presidente del consorzio Asi Vincenzo Sirignano ed il presidente della Provincia Domenico Biancardi.

In seguito al fallimento dell’ex Cgs è nata l’Asidep il cui 49% di quote è stato messo a bando dall’Asi sotto il controllo del curatore fallimentare per recuperare 2milioni 750mila euro destinati ai creditori della precedente società ed affidare la depurazione industriale, opere idriche e fognarie a servizio delle aree industriali di 9 comuni (Calitri, Conza della Campania, Flumeri, Lacedonia, Luogosano, Morra de Sanctis, Nusco, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia) per 25 anni.

Bando in scadenza il prossimo 14 luglio ed aperto sia ad operatori pubblici che privati. La Provincia di Avellino è l’unico soggetto pubblico ad aver manifestato interesse per l’acquisizione delle quote tramite la controllata Irpiniambiente, società che gestisce la raccolta rifiuti e già in difficoltà finanziarie (leggi qui), ma non vuole (leggi qui) e non può partecipare al bando per mancanza dei requisiti essenziali.

“Gli incontri avuti con il Presidente Biancardi in merito a un interessamento della Provincia per l’acquisizione delle quote della Società e la disponibilità raccolta dall’Asi, avevano incontrato il favore di tutte le parti, determinando le condizioni per il mantenimento della Società di depurazione in mani pubbliche con tutti i suoi positivi risvolti sia sotto il profilo ambientale che occupazionale. Questa ipotesi unanimemente condivisa, si è arenata fra lo stupore dei sindacati e dei lavoratori, nonostante le garanzie ricevute da ogni parte per la definizione di una rapida intesa. Non vorremmo trovarci di fronte all’ennesima beffa, figlia di logiche clientelari politiche del passato, dove gli interessi dei lavoratori e della salvaguardia ambientale vengano sacrificati per favorire le strategie di qualche partito”. si legge in una nota congiunta.

Fim Sud AltieriL’idea dei sindacati è quella di far ritirare il bando, proposta a cui avrebbe lavorato Sirignano fino ad aver riscontrato l’impossibilità da parte del tribunale e ribadito durante l’ultima assemblea Asi (leggi qui). “La Provincia ha il 10% di presenza all’interno dell’Asi – afferma il segretari della Uilm Gaetano Altieri – potrebbe eventualmente fare una manifestazione di interessi, ritirare la gara e favorire l’operazione. Al curatore fallimentare interessa che entri un socio che acquisisca le quote, i famosi 2,7mln di euro. Manca la volontà politica per portare avanti l’operazione”. Il bando in scadenza il 14 Luglio  ha registrato l’interesse di alcuni imprenditori privati “abbiamo saputo che c’è qualche imprenditore interessato, non vogliamo arrivare al 14 luglio, dobbiamo intervenire prima per approfondire e capire se si può ritirare la gara”. Il segretario della Uilm punta il dito contro la Provincia “basta annunci e giochetti politici, è l’ora della concretezza”.

La predilezione per la gestione pubblica si scontra, restando nello stesso settore, con i risultati fallimentari dell’ex Cgs, le difficoltà di Asidep e dell’unica società interessata Irpiniambiente che non riesce a pagare gli stipendi perché i comuni, pubblico, non hanno pagato e pagano le fatture facendo salire i crediti ad oltre 40 milioni. “E’ un sistema che non funziona, c’è bisogno di un cambio di passo. La politica entra a gamba tesa nelle questioni della gestione pubblica, immaginando le clientele per fare campagne elettorali. Noi abbiamo un’altra idea, il pubblico può funzionare se ha la gestione del privato, di serietà, condizioni affinché sia competitiva senza immaginare un nucleo per spartire prebende”.



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