Asidep, monta la protesta: dal 2 maggio impianti fermi

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“I lavoratori annunciano che a far data da giovedì 2 Maggio fermeranno tutti gli impianti e vigileranno, per non permettere, come già successo a gennaio, che il Presidente dell’Asi infischiandosene dei diritti dei lavoratori incarichi ditte esterne per rendere inutile la protesta”.

Monta la protesta dei lavoratori in forza all’Asidep che, dopo aver atteso ulteriori sviluppi circa il loro futuro lavorativo, hanno deciso di alzare il livello della protesta. In un comunicato stampa diffuso in mattinata, hanno affermato che:

“Si sono incastrati nei dinieghi e nel non fare il liquidatore Asidep e il Presidente dell’Asi di Avellino, perdendo tempo e risorse e aspettando che viene qualche mago con la bacchetta magica  a risolvere i guai che hanno combinato e che cercano in tutti i modi di far pagare agli attuali 53 lavoratori della depurazione, come se ogni decisione o danno fosse da imputare proprio a loro. Nella mole di debiti in cui hanno portato le società partecipate, un fallimento in esecuzione, quello del CGS srl, e, un altro pronto alle porte, quello di Asidep  con un silenzio assordante di ASI in primis e Asidep a seguire.

Ma davvero possono pensare di continuare ad impoverire lavoratori e famiglie che da cinque mesi sono senza stipendio e che da tre anni vivono in difficoltà economica e grave incertezza sul futuro?

In tutto questo – si legge nel comunicato-, le istituzioni e gli organi di controllo sono “Cenerentola”. È un caso unico in Italia quello che sta succedendo dovuto all’incompetenza “o forse qualcos’altro” che non ci è dato di sapere. Boicottato lo sciopero di gennaio, dall’Ente di Pianodardine, in barba ai diritti sindacali.

Cambiate le carte in tavolo di un’ipotesi di accordo per la quale il Tribunale Fallimentare aveva concesso una proroga fino a metà aprile. Visto che, i lavoratori non possono più andare avanti in questo modo, visto che i tempi della giustizia alla quale si sono rivolti sono lenti.

Considerato che, per mancanza di reagenti impianti e laboratori onde effettuare correttamente il processo di depurazione e controllo dei reflui, annunciano che a far data da giovedì 2 Maggio fermeranno tutti gli impianti e vigileranno, per non permettere,  come già successo a gennaio, che il Presidente dell’ASI infischiandosene dei diritti dei lavoratori incarichi ditte esterne per rendere inutile la protesta”.


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