Aree Interne, questione giovanile e futuro: si rinnova l’impegno del Partito Democratico irpino

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L’assolato pomeriggio della prima giornata della Festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico irpino si è aperto confrontandosi su aree interne, questione giovanile e futuro.

Temi cruciali, perno permanente delle discussioni e delle proposte politiche – spesso vane -. Il dibattito, moderato dal direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, è stato aperto con un monito del giornalista:

Tra la generazione precedente e quella dopo non c’è stata una trasmissione dei valori. Tutte le devianze, al netto dei fallimenti delle istituzioni, con le nuove tecnologie, é come se ci fosse uno sbandamento. Una evoluzione che non é stata guidata. Il Partito Democratico in questo ha fallito”.

Ed è proprio il giovane vicesegretario provinciale Vittorio Ciarcia a mettere in luce i disagi che vive la sua generazione, arricchendo l’argomentazione con una visione europea: “Dobbiamo parlare ai giovani e dare la giusta importanza alla questione giovanile. Troppo spesso viene presa sottogamba, quasi derubricata a cosa da poco. Il numero di giovani che non studiano e non lavorano aumenta sempre di più. C’é il bisogno di analizzare e dare una risposta per dare un lavoro dignitoso. Qui subentra il salario minimo, che sarebbe una legge di civiltà. Il punto sul quale ci dobbiamo battere é, inoltre, quello di avere un sogno: gli Stati Uniti d’Europa. I problemi sono internazionali e dobbiamo lottare per una maggiore integrazione europea“.

Le questioni di principale importanza vengono introdotte da Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi e presidente del progetto pilota “Città dell’Alta Irpinia”, che denuncia lo scollamento tra Avellino e il resto della provincia: “Sono stata eletta presidente del progetto pilota “Città dell’Alta Irpinia”, grazie a un clima di alleanza allargata a partire da Italia Viva. Questo progetto mira ad avviare un percorso di opportunità per le aree interne soggetto allo spopolamento.

La Regione Campania ha sostenuto economia nella prima fase questo progetto, in maniera maggiore rispetto alle altre regioni, ma la differenza é che non riusciamo a spendere le risorse a rischio di perdere dei finanziamenti. Vogliamo creare un nuovo modello di governance e riattivare la partecipazione. Abbiamo bisogno di un’amministrazione cittadina diversa, rispetto alla situazione attuale che rispecchia un ruolo matrigno nei confronti della provincia“.

Le fa eco Marcantonio Spera, sindaco di Grottaminarda, che riporta al centro delle discussioni la Piattaforma Logistica della Valle Ufita: “La piattaforma logistica sta diventando un tormentone. In più occasioni ho scritto che i paesi dell’Irpinia si identificano in un’area vasta e quindi anche il progetto pilota. Ci hanno descritto l’alta velocità e l’alta capacità come un treno che crea sviluppo. Secondo studi statistici, può far decollare l’economia irpina fino ad arrivare a un milione di abitanti, la desertificazione. L’economia non decolla e siamo qui a ripeterci sempre la stessa cosa“.

Aree interne delle quali fanno parte i bacini idrici, possibile grande risorsa e occasione di sviluppo del territorio, soggetti di un vero e proprio scippo. Il direttore Festa prova a introdurre la questione nel dibattito che, però, viene glissata da tutti i partecipanti.


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