Un rituale, un’esperienza condivisa per sentirsi parte di una stessa comunità. Tutti in rosa in sala per assistere al film Barbie, dal 20 luglio al cinema. E anche ad Avellino e in provincia è esplosa la moda del rosa. In tantissime hanno scelto di assstere al film, indossando un capo di abbigliamento rigorosamente pink. Una pink mania che impazza già da un po’ e che ha contagiato celebrity e passerelle, decretando il rosa colore dell’anno. Si parla ormai di Barbiecore, in omaggio al colore per eccellenza di Barbieland, quello tradizionalmente collegato alla bellissima bambola che ha caratterizzato l’infanzia di ogni bambina. E il film sembra essere piaciuto davvero a tutte. Le più entusiaste sono le adolescenti, contagiate dal tam tam del vestirsi di rosa, pronte a identificarsi con la bambola per eccellenza, rovesciando il luogo comune che vuole che non si vada a cinema d’estate. “Tratta anche temi importanti, non è una favoletta, gioca con tanti stereotipi legati all’essere donna. Ci racconta che le donne sono belle così con le loro imperfezioni. E poi è ironico e divertente” spiega una ragazzina con tanto di treccine rosa. Mentre le adulte spiegano come “E’ un ritorno alla nostra infanzia e un modo per riflettere sulle donne oggi”
A lanciare la moda del rosa gli stessi protagonisti del film come l’attrice Margot Robbie che nel press tour promozionale del film ha sfoggiato abiti creati appositamente per lei dalle principali Maison ispirati a look realmente sfoggiati dalla bambola nel corso degli anni: Barbie Pink and Fabolous, Barbie Day to Night, Barbie Totally Hair, Barbie Solo In The Spotlight. In un’intervista l’attrice australiana ha sottolineato come il film abbia definitivamente sdoganato rendendolo il più trendy del momento. “Tutti volevano solo una scusa per indossarlo” ha ammesso.
Barbie, film diretto da Greta Gerwig, è ambientato nel fantastico mondo di Barbie Land. Un luogo perfetto che chiede a tutti di essere perfetti, a meno che non si stia attraversando una profonda crisi esistenziale. A prendere forma una riflessione sui pericoli collegati al patriarcato e al ruolo delle donne oggi con tanta ironia
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