Altro Calore, Ciarcia incassa il sì al Bilancio, ma Comune e Provincia si astengono – IL CIRIACO

0
160


Il virus che cambia tutto, l’approssimarsi di una corposa tornata elettorale che induce alla prudenza e, ovviamente, qualche segno più che per un bilancio dell’Alto Calore è tanta roba. Tre indizi che fanno un voto favorevole al documento contabile della società di corso Europa, approvato con il 58,75 per cento delle quote, ma su cui pesa politicamente l’astensione dei due soci maggiori, Comune di Avellino e Provincia. Un segnale chiaro che, soprattutto da Piazza del Popolo, arriva direttamente al vertice di Acs, nonostante un mandato preciso del consiglio comunale in direzione della sfiducia all’attuale management.

Ma il sindaco Festa preferisce non forzare la mano e, senza intervenire direttamente in assemblea, spiegare a margine le ragioni della decisione. “In realtà il mandato del consiglio – ha detto il sindaco – era proprio questo: provare a superare gli attuali vertici e dare ad Acs un management in grado di farla riprendere. Il Bilancio non ci ha assolutamente convinti, siamo arrivati quasi a cento milioni di debiti e non si riesce a riscuotere i crediti. Questo ente, grazie a qualche pensionamento e a qualche risparmio, presenta un conto annuale che non è in rosso, ma che certo non riesce a salvaguardare il futuro di Alto Calore sia quello dei lavoratori sia quello del servizio che deve essere sempre garantito. In consiglio comunale abbiamo ribadito che avremmo lavorato per una soluzione alternativa, oggi non era l’occasione per costruirla: bisognava garantire l’approvazione del bilancio (del resto la nota di Petitto in mattinata era decisamente un segnale chiarissimo), ma distinguersi perché il nostro obiettivo è altro e la volontà del consiglio comunale è un’altra e noi lavoreremo in questa direzione”.

Di altro tenore, ovviamente le valutazioni dell’Amministratore Unico di Acs, Michelangelo Ciarcia che si è intrattenuto con Ciriaco De Mita prima che il sindaco di Nusco lasciasse Corso Europa, in anticipo sull’avvio dei lavori. “Paradossalmente – ha detto  – sono più preoccupato per l’estate che verrà sul fronte delle risorse e della capacità dei serbatoi che non per il si al bilancio. Tra poco forniremo i dati sul livello delle sorgenti ma la situazione mi preoccupa già adesso e siamo già in allerta. Ovviamente sono anche soddisfatto per il risultato che abbiamo raggiunto perché ho notato che non c’è stata una grande “resistenza politica” ma tutti ci hanno dato atto del lavoro svolto (i voti contrari di Montemiletto e Apollosa sono stati motivati da ragioni amministrative).

L’aiuto del Covid? Beh, dal punto di vista economico forse ci ha dato una mano per il resto credo di essere stato io a dare una mano, ma senza esaltarmi. Mi sono preso delle responsabilità e se ho commesso degli errori magari sarà la magistratura, se dovesse indagare, a valutare”.

Ci sono peròdelle astensioni “pesanti”: Comune e Provincia (rappresentata dal consigliere Galdo), ma Ciarcia non sembra preoccupato. “Non credo sia un spada di Damocle sulla mia gestione, penso sia anche da valutare positivamente. L’astensione molte volte è un modo per lasciare che le cose vadano nel solco indicato dall’amministrazione. Per me sono positive”.   Forse dalle parti di palazzo Caracciolo e Piazza del Popolo non la pensano così, ma la politica ha suoi tempi e per questo bisognerà ripassare ad ottobre quando potrebbe essere tutta un’altra musica.



Source link

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here