Allergia all’acqua: di cosa si tratta e quali conseguenze implica

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L’allergia all’acqua non è un evento remoto ma piuttosto comune. Vi sono delle conseguenze da sapere: ecco di che cosa si tratta e come riconoscerla.

Ci sono tantissimi tipi di allergie nel mondo, tra cui quella all’acqua che è abbastanza rara ma di certo non impossibile. Si tratta di una tipologia di allergia conosciuta anche con il nome di orticaria acquagenica ed è più comune nelle donne, ma può verificarsi anche negli uomini e i primi sintomi compaiono di solito nel periodo dell’adolescenza.

L’allergia all’acqua è una forma rara di urticaria in cui la pelle sviluppa macchie rosse e irritate subito dopo il contatto con l’acqua, indipendentemente dalla sua temperatura o composizione. Pertanto, le persone con questa condizione generalmente hanno allergie a qualsiasi tipo di acqua, sia quella del mare, della piscina, del sudore, dell’acqua calda o fredda e persino dell’acqua filtrata da bere.

Allergia all’acqua: cause, sintomi e trattamento

La diagnosi di allergia all’acqua in una persona deve essere sempre fatta da un dermatologo specializzato poiché è necessario studiare la storia personale, nonché i sintomi presentati.

La cause, i sintomi e il trattamento dell’allergia – IlCiriaco.it

Non esiste ancora una causa definita per l’insorgenza dell’allergia, tuttavia gli scienziati indicano due possibili teorie:

  1. La prima è che l’allergia è in realtà causata da sostanze che si sciolgono nell’acqua e finiscono per entrare nell’organismo attraverso i pori provocando una risposta esagerata da parte del sistema immunitario.
  2. La seconda teoria, invece, l’allergia nasce perché nelle persone colpite il contatto delle molecole d’acqua con la pelle crea una sostanza tossica che porta alla comparsa di macchie e dei sintomi associati.

I sintomi più comuni in caso di allergia sono:

  • Macchie rosse sulla pelle che compaiono dopo essere entrati in contatto con l’acqua;
  • Sensazione di prurito o bruciore sulla pelle;
  • Macchie gonfie sulla pelle senza arrossamenti.

Normalmente questi segni compaiono in punti vicini alla testa come il collo, le braccia o il petto, ma possono anche diffondersi in tutto il corpo, a seconda della regione che è stata a contatto con l’acqua. Queste macchie tendono a scomparire dopo circa 30-60 minuti dal contatto con l’acqua.

In situazioni più gravi, questo tipo di allergia può causare anche shock anafilattico con sintomi come mancanza di respiro, respiro sibilante durante la respirazione, sensazione di nodo alla gola o gonfiore al viso.

Sebbene non esista una cura vera e propria per l’allergia all’acqua, esistono però delle forme di trattamento che possono essere indicate da un dermatologo per alleviare il disagio: antistaminici, anticolinergici e creme od oli barriera.



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