Alla Camera dei deputati i 10 anni del Pino Irpino. Iandolo: così rafforziamo il senso di comunità

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Una scommessa nata per caso dieci anni fa, diventata un appuntamento atteso da tutte le comunità. E’ il Pino Irpino presentato questo pomeriggio al Palazzo Montecitorio di Roma nella sala stampa della Camera dei deputati. “La carovana conserva intatto lo spirito di dieci anni fa. In poco più di tre giorni – spiega Francesco Iandolo – farà tappa in tutte le 118 piazze dei comuni della provincia di Avellino fermandosi in ciascuna sette minuti. Oggi è un appuntamento atteso da istituzioni e comunità che danno il via con il nostro arrivo al cartellone delle festività natalizie. La sfida è quella di accorciare le distanze, promuovere il valore della solidarietà e sentirsi comunità. Partiamo dal capoluogo e torniamo al capoluogo certamente diversi da come siamo partiti, perchè abbiamo la possibilità di conoscere storie e di incontrare persone, a partire dai tanti giovani costretti a lasciare questa terra. Quest’anno il tema su cui si muoverà la carovana sarà la festa, nella consapevolezza che festeggiare diventa un elemento centrale per la comunità. Per rinsaldare un legame, che troppo spesso si frammenta nei piccoli campanili, abbiamo chiesto a tutti i comitati di accoglienza di preparare un dono da consegnare alla tappa successiva. Sarà l’occasione per stringere o rinsaldare legami, per riscoprirsi, tutti insieme, molto più vicini di quanto le vicende quotidiane cercano di allontanare. Il ricavato sarà devoluto attraverso le Caritas alle famiglie disagiate della città. Il viaggio del Pino irpino si concluderà con l’albero allestito nella Biblioteca Provinciale con le decorazioni raccolte nei 118 comuni. Abbiamo al nostro fianco il Cesvo Lab”. E’ l’onorevole Toni Ricciardi, Vicecapogruppo PD alla Camera a sottolineare come “E’ un territorio che deve riscoprire una sua narrazione. E’ stata narrata per troppo tempo in un modo ma è tutt’altro, è quella del treno di De Sanctis, dell’emigrazione devastante degli anni ’70, della tragedia del 1980, la più grave dell’età repubblicana, di cui si è scritto spesso male. Voi siete la dimostrazione che la comunità è più avanti di noi. La solidarietà, la volontà di dedicare tempo agli altri è importante perchè consente di alleviare tante solitudini. E’ fondamentale dare spazio a questa dimensione. L’Irpinia è una categoria dello spirito del passato per tanti. Ma così non è, è scesa sotto i 400 mila abitanti, cifra al di sotto della quale non scendeva dall’Unità d’Italia. Potrete contare sempre sul mio sostegno”.  Silvio Di Capua, presidente dell’associazione “Irpinia ti voglio bene” “Si carica di un valore forte essere riusciti a portare questa manifestazione al di fuori dei confini provinciali. Quest’anno il giro consta di 119 tappe, 118 nei comuni a cui si affiancherà la sosta a Bellizzi, spegneremo dieci candeline in ogni singoli comuni con 118 torte. Vogliamo accrescere il coinvolgimento delle singole comunità C’è poi la parte solidale con la tavola della festa perchè tutti possano godere di un momento più spensierato. Vogliamo dare il nostro piccolo contributo attraverso le varie Caritas. Lo scorso anno abbiamo voluto essere anche al fianco deglo sfollati di Ischia”. A partecipare al confronto anche Maria Cristina Aceto del Cesvo Lab, Raffaele Amore, presidente del Csv Irpinia e don Marco Ulto della Caritas diocesana di Ariano Irpino – Lacedonia. Don Marco spiega come “Il Pino Irpino è il segno di una raccolta diffusa, capace di andare al di là del territorio provinciale in un’Irpinia che vive con forza la crisi. E’ l’occasione di abbracciarci insieme. Le Caritas diocesane fanno rete con le associazioni del territorio e le parrocchie. Questa carovana accorcia le distanze anche tra persone degli stessi comuni, di differenti condizioni sociali, ci rende tutti protagonisti di un territorio che è una narrazione del presente. Mi piace pensare che sia un segno profetico che ci aiuta a guardare lontano. Ad Ariano abbiamo aperto un emporio solidale. Il Pino Irpino segna un cambiamento culturale. Vi diciamo grazie perchè l’Irpinia con voi diventa profezia”. Sono quindi Aceto e Amore a sottolineare come il Pino Irpino è la dimostrazione di ciò che riesce a fare il volontariato.

Gia oltre 100 i comitati di accoglienza che già stanno preparando l’arrivo del Pino Irpino nel proprio comune dove vengono coinvolte istituzioni, associazioni e scuole al grido di #IrpiniaTiVoglioBene, lo slogan della manifestazione che è diventato un vero e proprio manifesto per migliaia di persone che in tutti questi anni hanno reso possibile l’iniziativa.


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