All-In #AvellinoSorrento: De Cristofaro, il potenziatore

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Senza frenesie – come chiesto da Pazienza -, ma con determinazione e umiltà, l’Avellino si avvicina al derby di domani con il Sorrento. In una gara che metterà contro due delle migliori formazioni del girone, i lupi andranno alla ricerca dell’ennesima prova della propria forza. Ora che la classifica offre speranze sempre maggiori, infatti, Tito e compagni sanno di non poter sbagliare, ma soprattutto sanno che un altro risultato positivo potrebbe avere un impatto notevole sulla psicologia del campionato.

Verso Avellino-Sorrento

Il tasso di incisività di questa gara sugli equilibri del girone nasce dal momento estremamente positivo delle due squadre. Battendo il Sorrento, l’Avellino metterebbe fine alla migliore striscia del raggruppamento. Nelle ultime 11 gare, infatti, nessuno ha tenuto il passo dei costieri, capaci di conquistare 24 punti su 33 disponibili.

Piegare l’efficace sistema messo su dal tecnico Maiuri è dunque complicato, ma riuscirci potrebbe dare quel qualcosa in più a cui si faceva cenno prima, innanzitutto in termini di fiducia. Per fare un carico ulteriore di entusiasmo, i lupi dovranno premere sull’acceleratore soprattutto in una fase del match.

È tra il 31’ e il 45’, infatti, che il rendimento delle due squadre conosce lo squilibrio maggiore. Mentre gli uomini di Pazienza volano, segnando tanto (8 reti) e concedendo poco, il Sorrento va in grande difficoltà, prestando spesso il fianco all’avversario. Pungere in quel frangente può essere la chiave per conquistare i 3 punti e lanciare l’atteso segnale alle dirette concorrenti.

La vetta è vicina: serve la massima spinta (soprattutto al Partenio)

La ricerca della vittoria è chiaramente legata alla classifica, che mai come ora offre possibilità assai golose ai lupi, ma anche al lunghissimo digiuno tra le mura amiche. I lupi non esultano di fronte ai propri tifosi dallo scorso 25 ottobre, giorno di Avellino-Cerignola, gara decisa in extremis da Ricciardi. 95 giorni di astinenza casalinga sono davvero troppi per una squadra che punta al vertice e quindi l’Avellino deve assolutamente invertire il trend.

Anche per una questione di prospettive. Calendario alla mano, nelle prossime settimane l’Avellino potrebbe tentare l’affondo per guadagnare punti sulle dirette concorrenti e accorciare ulteriormente sulla vetta. Per farlo, però, bisogna realizzare un filotto e, naturalmente, ritrovarsi anche al “Partenio”. Lo stesso stadio che poi ospiterà gli scontri diretti con Casertana, Picerno, Benevento e Crotone. Fare pace con la propria casa può quindi fare davvero tutta la differenza del mondo.

De Cristofaro, il potenziatore

Per ritrovare il calore del “Partenio” Pazienza punterà sull’assetto tattico ormai consolidato: 3-5-2 con la solita difesa, Ricciardi e Tito sulle fasce, Patierno e Sgarbi in avanti. Gli unici dubbi di formazione sono legati al centrocampo, dove il recuperato Armellino potrebbe comunque rifiatare e lasciare spazio ad un compagno.

Al netto dei dubbi, però, di sicuro la linea mediana avrà tra i suoi protagonisti Totino De Cristofaro. L’ex Picerno ha avuto un impatto decisamente positivo in biancoverde ed è rapidamente diventato un pilastro nello scacchiere tattico di Pazienza. D’altra parte, con 1 gol e 1 assist già all’attivo, il numero 24 ha potenziato notevolmente l’incidenza degli interni di centrocampo.

Se prima del suo arrivo i centrocampisti dell’Avellino facevano fatica ad incidere in termini di gol e assist (2 reti e 3 passaggi vincenti), dal suo arrivo si è avuto un incremento del 60%, passando a 3 centri e 5 appoggi decisivi. De Cristofaro è stato quindi un autentico potenziatore della mediana. Un gioiello a cui manca ora solo uno step: trovare il gol in casa, in quel “Partenio” che gli regalò la prima gioia tra i professionisti e che vuole tornare ad essere l’habitat naturale delle ambizioni del lupo.


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