All-In #AvellinoPicerno: Frascatore, corsi e ricorsi

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Il saliscendi delle emozioni biancoverdi non conosce sosta. Dopo aver passato metà campionato ad esaltarsi per le imprese in trasferta e a disperarsi per gli scivoloni casalinghi, per l’Avellino la situazione sembra essersi radicalmente capovolta. Se lontano dall’Irpinia il successo manca dal 3 febbraio, domani, contro il Picerno, i lupi andranno a caccia del quarto successo consecutivo al “Partenio-Lombardi”. Trovarlo sarebbe il modo migliore per fare spazio, tra le incertezze, ad una nuova significativa costante. Una costante in grado di dare fiato e speranze verso i playoff.

Verso Avellino-Picerno

Nella sfida di domani la squadra di Pazienza si giocherà una fetta importante del proprio percorso nella post-season. Detto che, in caso di successo, i lupi staccherebbero definitivamente il pass per gli spareggi promozione, è evidente che il tipo di cammino dipenderà anche dalla posizione in classifica nel girone C di Serie C.

Per usufruire di vantaggi più consistenti, sia dal punto di vista del regolamento che della gestione delle energie, l’Avellino deve chiudere la regular season almeno al terzo posto, respingendo quindi la pressione dello stesso Picerno. Pur non vivendo il momento migliore della propria stagione, la formazione rossoblù dista appena 3 punti dai lupi e, in caso di blitz, potrebbe far saltare il banco.

In caso di successo biancoverde, invece, per Patierno e compagni il podio sarebbe praticamente blindato e, a quel punto, si potrebbe spostare l’obiettivo sul secondo posto o sul piazzamento come migliore terza. Tutte prospettive interessanti, che devono però fare i conti con un dato storico piuttosto negativo. Nei 3 precedenti casalinghi contro il Picerno, il lupo ha racimolato solo 2 pareggi, senza mai vincere. Per pensare in grande, dunque, servirà spezzare un altro tabù.

Pazienza e le rotazioni: una palestra per i playoff

Nel tentativo di infrangere la “maledizione”, Pazienza dovrà fare i conti con alcune assenze pesanti. Oltre agli squalificati Sgarbi e Rocca, il tecnico dei lupi sarà probabilmente costretto a gestire Rigione, alle prese con dei problemi fisici dopo la disastrosa prova di Giugliano.

Quella che per certi versi può sembrare un’emergenza, di cui lo stesso tecnico avrebbe fatto volentieri a meno, potrebbe però trasformarsi anche in un’interessante palestra in vista dei playoff. Con il possibile inserimento dal 1’ di Palmiero, Llano e Russo, infatti, l’Avellino potrebbe immettere nel motore risorse fresche in grado di allungare le rotazioni e di ampliare il ventaglio di soluzioni a disposizione del tecnico.

Guardando ai playoff, dove serviranno soprattutto forza atletica e unione d’intenti nel gruppo, coinvolgere un numero maggiore di calciatori, dispensando fiducia, la gara di domani può avere un impatto particolarmente positivo per i lupi. Senza dimenticare le certezze, che – da Patierno in giù – dovranno dimostrare di poter trascinare l’undici biancoverde in ogni contesto.

Frascatore, corsi e ricorsi

Al suo arrivo in pochi ci avrebbero scommesso, ma quando oggi si parla di certezze in relazione alla formazione dei lupi, in maniera inevitabile il pensiero va anche a Paolo Frascatore. Prestazione dopo prestazione, il numero 38 ha ormai consolidato la sua titolarità, scalzando la concorrenza per il ruolo di braccetto di sinistra.

Nel match di domani, contro un attacco veloce e sgusciante, l’ex Turris è chiamato ad un’altra prova di maturità, soprattutto in virtù dell’assenza di Rigione, che finirà per conferirgli lo status di leader nel pacchetto arretrato.

Al cospetto del Picerno dell’ex Murano, dunque, Frascatore andrà a caccia della definitiva affermazione in biancoverde, cercando anche di far valere i corsi e i ricorsi storici. Nella passata stagione, proprio alla trentaquattresima giornata, sempre in uno scontro diretto, allora decisivo per la salvezza, il difensore scuola Roma trovò il gol del momentaneo 1-0 nella gara tra Turris e Messina (finita poi 3-0).

In una sfida dai risvolti simili, seppur per i piani alti della classifica, Frascatore vuole riscoprirsi leader e uomo decisivo. Sfruttando la storia recente e valorizzando il feeling con il mese di marzo, il periodo più fecondo per le sue abilità nell’area avversaria, alla luce dei 3 gol su 12 trovati in questo periodo dell’anno.


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