Accoltellamento di Atripalda, sentenza per Naccarelli: da tentato omicidio a lesioni aggravate

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Tentato omicidio  di Atripalda, emessa la sentenza.  Il Giudice per le Udienze Preliminari, il dott. Marcello Rotondi, ha condannato  Claudio Naccarelli a 3 anni e 6 mesi di reclusione.

Il reato è stato derubricato in lesioni aggravate dall’uso di arma, e considerata la recidiva, è stata applicata una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia. Il Pubblico Ministero Del Mauro aveva richiesto una condanna di 6 anni.

Pertanto, è stata accolta la difesa dei legali di fiducia, gli avvocati Gaetano Aufiero e Alfonso Chieffo, che sono riusciti a far derubricare il reato da tentato omicidio a lesioni aggravate.

La sentenza emessa dal tribunale di Avellino riguarda  l’episodio avvenuto  la sera del 18 agosto 2023, quando Caliano Alberto è stato colpito tre volte con un pugnale, riportando lesioni gravi che hanno richiesto il suo immediato ricovero presso l’Ospedale Moscati di Avellino, con una prognosi riservata e da cui veniva dimesso nella giornata del 20 agosto 2023.

L’aggressione è avvenuta con un pugnale lungo complessivamente 13 centimetri, con una lama di 7 centimetri. Gli atti compiuti da Naccarelli sono stati idonei a causare la morte di Caliano Alberto ma, per circostanze indipendenti dalla sua volontà, questa tragica fine non si è verificata. L’aggravante in questa vicenda è rappresentata dal fatto che l’aggressione è avvenuta per motivi futili.


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