Scuola, tutti contro De Luca. Critiche da Conte e Azzolina. Il Tar valuta l’annullamento – IL CIRIACO

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Non si fermano le polemiche contro la decisione del Governatore Vincenzo De Luca di chiudere le scuole in Campania di ogni ordine e grado fino al 30 ottobre, tranne asili nido e materne su cui ieri c’è stato un passo indietro. Dal Governo centrale ribadiscono la contrarietà alla decisione assunta dal Presidente della Regione Campania. Il Premier Giuseppe Conte e il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, esprimono le loro perplessità di fronte alla chiusura delle scuole, come fatto già nei giorni scorsi.

«Abbiamo lavorato per realizzare delle condizioni di sicurezza a scuola. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano che la curva del contagio a scuola è molto bassa», sottolinea il Premier Giuseppe Conte. «Chiudere in blocco la scuola non è la soluzione migliore e non è il miglior segnale che stiamo dando», aggiunge Conte che ammette di non essersi ancora confrontato con il Governatore della Campania, quindi per il momento ancora non è stata presa la decisione se impugnare o meno l’ordinanza di De Luca: «Dobbiamo prima interloquire, io penso che si debba collaborare con le istituzioni territoriali. La nostra forza deve essere collaborare», conclude Conte.

Dure critiche arrivano dal Ministro dell’Istruzione che contesta l’ordinanza di De Luca definendola una «decisone gravissima, sbagliata e inopportuna – spiega Azzolina. Sembra che ci sia un accanimento contro la scuola da parte di De Luca. E’ stato l’ultimo a riaprirla ed il primo a chiuderla». Il Ministro ricorda anche i numeri dei contagi in Campania all’interno delle scuole: «La percentuale degli studenti contagiati dal virus è pari allo 0,075% – sottolinea Azzolina. Quindi se c’è una crescita dei contagi non è certo colpa della scuola».

La decisione di chiudere le scuole, intanto, è finita anche all’attenzione del Tar della Campania dove è stato depositato un ricorso contro l’ordinanza firmata da De Luca. I ricorrenti hanno sottolineato come la didattica a distanza finirebbe per creare seri problemi sia ai genitori che agli alunni. Ai primi verrebbe impedito di svolgere le proprie attività professionali dovendo assistere i propri figli a casa, mentre gli studenti si vedrebbero privati del diritto all’istruzione. Sarà il Tribunale amministrativo a dover dirimere la vicenda. Il Tar ha chiesto alla Regione di depositare gli atti e la nota dell’Unità di crisi richiamati nell’ordinanza n.79 con cui è stata disposta, tra la varie cose, anche la chiusura degli istituti scolastici campani fino al 30 ottobre. Sulla base della documentazione che presenterà la Campania, i giudici del tribunale amministrativo valuteranno il possibile annullamento delle disposizioni che impongono la chiusura delle scuole. La Regione ha tempo fino alle ore 10 di lunedì 19 ottobre per presentare quanto richiesto dal Tar campano.

In Irpinia, intanto, un gruppo di genitori ha dato vita a un comitato spontaneo, inviando una lettera al Ministro Azzolina invitandola a fare il possibile per riaprire le scuole.

Scuola, i genitori irpini chiedono aiuto alla Azzolina: “Faccia riaprire gli istituti”



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