Regionali, se a sinistra domina la voglia di dividersi – IL CIRIACO

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«Più siamo e meglio stiamo». E’ questo, oramai, il motto della sinistra, anche stavolta divisa alla meta. Si è perso il conto, infatti, degli appuntamenti elettorali, praticamente tutti dalla nascita del Pd in poi, nei quali la sinistra ha puntualmente trovato una ragione per “sdoppiarsi” (stavolta sono in campo Terra e Potere al Popolo) e proporsi all’elettorato, ognuna per la propria parte, come quella originale. E per quanto ci si sforzi di ricercarne le ragioni restano incomprensibili, almeno ai comuni mortali, le motivazioni politiche che sono alla base della scelta di intraprendere percorsi separati. Certo, è un bel po’ di tempo che l’elettorato di sinistra sogna la nascita di una formazione unica, forte, veramente rappresentativa della tradizione e dei valori della sinistra e continua a non capire su quali basi una parte debba essere migliore dell’altra. Nel frattempo i consensi continuano a diminuire e la nicchia nella quale la sinistra, in generale, si è autorinchiusa è sempre più piccola. Una cosa, però, unisce le due formazioni che rappresentano la sinistra: la netta contrapposizione al sistema De Luca ed alla destra di Caldoro, ma è poco, molto poco, per essere riferimento credibile di un’area che da tempo non ne ha. La giornata è vissuta sulla solita critica di Caldoro che imputa a De Luca di sfuggire al confronto (magari non sarà bello ma in genere chi è in vantaggio difficilmente lo accetta) e sull’arrivo dei big, alcuni dei quali impegnati in fugaci tappe anche nella nostra provincia. Domani tocca al centrodestra schierare i vertici con Meloni e Salvini ad Ariano e Tajani ad Avellino e poi a Pratola Serra. Sul Tricolle, per il Movimento Cinque Stelle, dovrebbe arrivare l’ex ministro Toninelli mentre sabato potrebbe esserci la visita del ministro Costa (anche a Chianche?) mentre la prossima settimana toccherà a Luigi Di Maio. Dalle location si capisce con chiarezza la valenza che hanno le amministrative ad Ariano (seconda città irpina ma soprattutto zona rossa con tante polemiche ai tempi del lockdown) con un rischio altissimo di strumentalizzazione politica. Non sarebbe la prima volta e non sarò certo l’ultima, ma ad Ariano si aspettano altro.



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