Regionali, D’Ercole: sensazioni buone, può esserci la sorpresa. Fratelli d’Italia è una realtà forte – IL CIRIACO

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Si chiude anche la campagna elettorale di Giovanni D’Ercole, candidato per Fratelli d’Italia. Il figlio d’arte ha espresso la sua positività per i risultati delle votazioni, facendo trasparire tutto il suo senso d’appartenenza al suo partito.

Le sensazioni sono molto positive. Vedo che intorno a Fratelli d’Italia c’è una grande e positiva attenzione dell’elettorato che ci sta dicendo di voler premiare il nostro atteggiamento di lealtà alla coalizione e di coerenza sulle posizioni. Siamo uno dei pochi partiti che può orgogliosamente dire di non avere impresentabili in lista in nessuna Regione, il che fa di noi anche il partito della legalità. L’elettorato premierà questi nostri atteggiamenti e potremmo avere una sorpresa: noto che si sta sgretolando il sistema di potere che ha ipnotizzato la Campania in questi mesi. Ci potrà essere una splendida sorpresa lunedì sera, ovvero quella di vedere una Campania nuovamente libera dai condizionamenti salernitani”.

C’è dunque la forte convinzione che la partita tra Caldoro e De Luca non sia chiusa, nonostante i sondaggi.

“L’altro giorno ero con il capogruppo di Fratelli D’Italia alla camera dei deputati che mi ha raccontato di come ad Ancona, il giorno prima delle elezioni, ci vedessero sotto di 23 punti. Alla fine quelle elezioni le abbiamo vinte. Io consiglio ai cittadini di pensare al male che abbiamo ricevuto in questi 5 anni e di non attardarsi in questi numeri farlocchi che hanno condizionato una campagna elettorale che non ha visto grandi temi ma ha visto solo tanti correre nelle braccia di chi si immaginava fosse il vincitore. Vedere tutte queste persone all’opposizione sarà una grande soddisfazione”.

Nel prossimo weekend, comunque, si voterà anche per il referendum. Anche su questo tema il candidato ha le idee molto chiare e denuncia le problematiche legate alla riduzione della rappresentatività per le aree interne.

“Io ho una mia posizione personale e il partito ha dato libertà su questo tema. Personalmente sono contrario alla riduzione dei parlamentari in quanto ritengo che se l’obiettivo è quello di ridurre i costi si può magari abbassare gli stipendi ma non la rappresentatività. Basti pensare che qui in Campania, nell’ultima consiliatura, è stata per la prima volta amministrata da 50 consiglieri. È stata anche la prima volto che né Avellino né Benevento hanno eletto un solo rappresentante della opposizione. Vuol dire 700mila abitanti che non hanno neanche un solo rappresentanti. Questo esempio ci fa comprendere bene quanto rischiosa sia per le nostre aree interne la riduzione della rappresentatività”.

 

A dar man forte a D’Ercole c’erano anche due volti storici della destra italiano come Fabrizio Tatarella e Sergio Rastrelli. Il primo ha ribadito come D’Ercole sia il candidato giusto.

“C’è bisogno di una destra come quella di Fratelli d’Italia che non ha mai abbandonato il campo. Siamo presenti per le nuove generazioni che vogliono affidarsi ad una nuova speranza. Questa destra è l’unica che può essere interlocutore di tutte le fasce della popolazione. Le regionali si stanno distinguendo per l’utilizzo di toni soffusi, noi invece vogliamo far sentire forte la nostra presenza. L’affermazione di Giovanni D’Ercole e del partito  contribuirà alla nascita di un soggetto politico che offrirà alla città un interlocutore che non soddisfi solo le singole esigenze ma dia risposte per tutta la comunità. Vogliamo ridare dignità ad una popolazione”

Rastrelli, invece, ha caricato di responsabilità D’Ercole e ha attaccato il 5 stelle.

“Su D’Ercole c’è la responsabilità di far rinascere la destra in Irpinia. Fratelli d’Italia non è più partito del 2%, anche grazie a grandi innesti come Raffaele Fitto, che io sostengo in Puglia. La mia sensazione è che stia crollando un sistema di potere. Emiliano ricorda molto De Luca per spacconeria e sfrontatezza. Hanno entrambi riciclato gente nelle liste per mettere più simboli possibile sulla scheda elettorale e creare confusione. Fanno controllo del voto. Ma il riscatto può nascere solo da destra. Ci sono vari tipi di voto, quello pulito, quello di scambio e quello democratico. Il voto in sicurezza è quello che dovete andare a fare. Un voto pulito invece è un voto per Giovanni, che è una persona credibile e pulita. Il voto utile, poi, è solo quello dato a Caldoro, D’Ercole e centro destra. Stiamo tornando ad un bipolarismo in Italia. Quello ai 5 Stelle, invece, è solo un voto inutile”.



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