Processo Aste ok, terminato l’esame del Pm Woodcock al luogotenenente dei carabinieri

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Processo Aste ok, udienza pomeridiana,quella celebrata, presso il tribunale di Avellino,  oggi, per il processo nato dall’inchiesta del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone d’illeciti che vede protagonista il nuovo clan Partenio.

Terminato l’esame del luogotentente del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino, che – rispondendo alle ultime domande del pubblico ministero John Woodcock – ha proseguito nell’illustrare il contenuto di diverse procedure investigative.

Numerose le attività elencate dal militare: dalle numeroseintercettazioni all’acquisizione di sommarie informazioni testimoniali, così come i controlli del territorio.

Il militare ha rappresentato al Tribunale la verifica degli accertamenti effettuati dall’Arma e da cui emerge “che le tre quote del 33% andavano suddivise: 33% Aprile Armando; 33% Forte Livia e 33% Barone e Formisano. Poi, dalla quota di Forte Livia e Aprile Armando, andava corrisposto il 10% a Forte Modestino e, in più, c’era la percentuale da dare al gruppo Galdieri”.

Successivamente, il testimone ha presentato in aula lo screenshoot di una chat con protagonista Armando Aprile per cui era stato fatto un accertamento tecnico da parte dell’Arma e dove, di fatto, venivano confermate anche altre informazioni apprese all’interno di intercettazioni. Il Pm, infine, ha chiesto al luogotenente numerosi chiarimenti relativamente a intercettazioni avvenute nel 2019 e, nello specifico, il militare si è soffermato soprattutto sulle posizioni di Armando Aprile e Formisano Gianluca.

In seguito, poi, è iniziato il controesame dell’avvocato Alberico Villani, difensore di Pompeo Aprile, che ha chiesto ulteriori chiarimenti al luogotenente in merito alla spartizione delle quote e, in particolare, in quale intercettazione venisse specificato che, dalla quota di Forte Livia e Aprile Armando, andava corrisposto il 10% a Forte Modestino. Il carabiniere, ancora una volta, ha risposto che questo accordo è emerso da una intercettazione del 2019, all’interno della Smart in uso ad Aprile Armando. L’avvocato Villani, ancora, ha incalzato il teste per comprendere se, dal lavoro d’indagine, emersero contatti tra Aprile e gli altri principali imputati. Il carabiniere ha risposto che sono emersi contatti indiretti.

La prossima udienza, adesso, è attesa per il 9 giugno 2023.


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