Dall’universo di Salvatore Di Giacomo alla cultura popolare d’Irpinia. E’ un itinerario che sceglie di coinvolgere ancora una volta le scuole il progetto “Salvatore Di Giacomo: le Novelle napolitane e l’umanità meridionale” promosso dall’associazione “Nuova Dimensione”, guidata da Marco Perrotti, finanziato dalla Regione Campania Politiche Culturali e Turismo, nell’ambito del Piano di promozione culturale 2024. La riscoperta della figura del poeta e compositore partenopeo diventa l’occasione per interrogarsi sulle radici. E’ Mario Perrotti, ideatore del progetto a sottolineare come “Dopo il buon riscontro del lavoro di ricerca dedicato a Italo Calvino e alle sue fiabe, due delle quali ambientate in terra irpina, abbiamo scelto di rivolgere la nostra attenzione a Salvatore Di Giacomo, nel settantesimo anniversario della scomparsa. Una scelta che si spiega anche con il forte legame con l’Irpinia. Di Giacomo era tra gli ospiti di un vero circolo letterario che animava Palazzo Caravita a Sirignano, insieme ad altri scrittori e poeti. Abbiamo voluto, inoltre, fortemente che la scelta cadesse su un poeta dialettale, per ribadire il valore del dialetto, autentico patrimonio da salvaguardare. La sua produzione richiama quelli di tanti autori irpini, scrittori come Salvatore Boniello e Aniello Russo che hanno dedicato il proprio impegno alla ricerca sulla cultura popolare d’Irpinia. Alcune scene che ritroviamo nei testi di Di Giacomo non sono molto diverse da quelle che caratterizzavano le comunità irpine, penso alle rivalità che esistevano tra comuni vicini, a tradizioni e riti che scandivano la quotidianità. In questo modo vogliamo raccontare agli studenti quello che eravamo. Hanno già aderito al progetto l’istituto agrario De Sanctis e il liceo Marone di Avellino con i quali porteremo avanti un percorso legato alla narrazione delle radici e dell’identità irpina attraverso racconti e immagini”
La dirigente scolastica Angelina Aldorasi si sofferma sulla forza di un progetto che si propone di far scoprire alle nuove generazioni un autore non sempre studiato a scuola “Nei suoi versi Di Giacomo canta i vicoli, i piccoli centri rurali, le comunità ed è il senso della comunità che vorremmo tramandare ai nostri giovani. Oggi si assiste ad una cesura netta tra passato e futuro, i giovani vivono esclusivamente nel presente. Di qui l’importanza di eventi celebrativi per riappropriarsi di una memoria collettiva e consegnarle alle nuove generazioni. Diventa un altro modo per far conoscere questo territorio ai nostri giovani, perchè siano consapevoli della tradizione e storia che lo caratterizza”.
Gilda D’Apice suggerisce uno strumento possibile per educare le nuove generazioni e trasmettere loro l’eredità di Di Giacomo “Abbiamo immaginato di partire dalla fotografia di un vicolo di Napoli narrato da Di Giacomo, dai volti, dai riti, dal dialetto, chiedendo ai ragazzi di immaginare un vicolo o un angolo del loro paese a raccontare”.
A sottolineare l’importanza di unire le forze e camminare insieme la dirigente del liceo Virgilio e assessore all’istruzione della città di Avellino Lucia Forino “I ragazzi prendono coscienza della ricchezza del territorio a partire da una figura come quella di Di Giacomo di compositore e poeta. Per dimostrare che fare cultura non significa chiudersi nella solitudine di una biblioteca, la cultura è letteratura, musica, e sviluppare un senso di appartenenza al territorio campano”
Marco Perrotti, presidente di Nuova Dimensione, spiega come il progetto dedicato a Di Giacomo si affianca a quello portato avanti a Baiano e Sperone per contrastare la dispersione scolastica “Insegniamo loro come vivere il territorio attraverso itinerari emozionali. Un percorso che si concluderà con la realizzazione di una brochure multimediale, Con ‘Di Giacomo e le novelle napolitane’ ancora una volta ci soffermiamo su un tassello prezioso della storia della cultura italiana. Ma vogliamo anche insegnare ai ragazzi che possono realizzarsi diventando volontari e offrendo il proprio contributo alle comunità”. E ricorda il traguardo raggiunto dal Servizio Civile Universale, che vede l’associazione al diciassettesimo posto su 462 enti accreditati in Italia.