“No all’autonomia differenziata”: il gruppo “Si può” porta il caso in Aula – IL CIRIACO

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Avellino – «E’ importante affrontare questo argomento che sta passando molto sottotraccia, ma è già diventata una questione nazionale visto che si stanno mobilitando associazioni e sindacati». Amalio Santoro, capogruppo di “Si può”, presenta l’ordine del giorno che dovrebbe arrivare in Aula il prossimo 29 dicembre con cui si proverà ad impegnare l’amministrazione a schierarsi contro l’attuazione dell’autonomia differenziata.

«Questo argomento sta passando sottotraccia – spiega Santoro. E’ stato inserito dal Governo nazionale all’interno della manovra finanziaria, questo vuol dire che, se approvato, non ci sarà possibilità per opporsi, nemmeno con un referendum abrogativo perché non è previsto per le leggi di Bilancio». Una decisione, quella sull’approvazione dell’autonomia differenziata, che andrebbe in controtendenza rispetto a quanto ha fatto emergere la pandemia in questo 2020. «L’attuale situazione pandemica – si legge nell’ordine del giorno – ha evidenziato gravi problematiche nel rapporto tra le istituzioni sanitarie statali e regionali, tanto che, da più parti, si è evidenziata la necessità di una maggiore centralizzazione delle decisioni e coerenza organizzativa. Associazioni, Sindacati e Costituzionalisti hanno denunciato il grave pericolo di non garantire diritti costituzionalmente protetti in settori vitali e che l’attribuzione dei “residui fiscali” sia preceduta da un calcolo dei Livelli Essenziali di Prestazioni, che debbono obbligatoriamente essere assicurati a tutti i cittadini italiani. Nel fatti le richieste già avanzate da alcune Regioni, come Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, rischiano di accrescere le disuguaglianze e favorire processi disgregativi dell’unità della Repubblica, come l’emergenza Covid ha reso evidente».

Da qui la richiesta di una discussione in Aula per manifestare la propria contrarietà al progetto di autonomia differenziata e impegnare, sia sindaco che amministrazione, a farsi carico di tutto ciò nelle sedi competenti.

Per quanto riguarda la capigruppo che si è tenuta nel pomeriggio, Santoro la definisce «malinconica. Noi ci siamo presentati perché ci dobbiamo difendere in qualche luogo. Nonostante le nostre dimissioni dalle commissioni e quanto altro successo, infatti, loro vanno avanti in maniera indifferente. Convocano commissioni come se nulla fosse accaduto. Siccome, però, noi dell’opposizione non siamo in vacanza partecipiamo a questi incontri e ai prossimi consigli, anche perché ci saranno questioni importanti da affrontare come il Consolidato perchè, al di là di numeri e dei debiti fuori bilancio da pagare e che slitteranno al prossimo anno, ci sono le società operative su cui l’amministrazione non ha un’idea. Ci sono molte questioni serie su cui si deve parlare e si provare a stanarli».



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