“Lockdown ingiusto per noi. Siamo altra cosa rispetto al resto della Campania” – IL CIRIACO

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Avellino – «Oggi siamo partiti con i tamponi rapidi a Campo Genova», il primo cittadino, Gianluca Festa, spiega, nel corso della sua diretta fb, l’iniziativa avviata dal Comune e che andrà ad affiancare lo screening dell’Asl. «Abbiamo iniziato con la Polizia Municipale, poi passeremo ai dipendenti comunali e alle attività commerciali», spiega Festa illustrando anche il modo in cui funzionerà lo screening: «Il vostro medico di base effettuerà una richiesta di tampone rapido su ricetta bianca. In caso di presenza di positività, la persona in questione farà un tampone molecolare presso un laboratorio privato a spese del Comune».

Il sindaco sottolinea come, queste iniziative messe in campo dall’ente di Piazza del Popolo non siano degli «atti dovuti, il Comune non è tenuto a fare queste, ma per il bene della comunità non bado a spese», spiega Festa. Da Piazza del Popolo, però, sono pronti a mettere in campo anche altre iniziative per affrontare questo periodo emergenziale, come forme di sostegno per le persone positive bloccate a casa, ma anche aiuti economici. «Il Governo Conte ancora non ha stanziato fondi per fronteggiare le difficoltà delle persone, allora lo faremo noi – annuncia Festa. Ci attrezzeremo per garantire nuovi bonus alimentari, utilizzeremo circa 200 mila euro per sostenere i nostri concittadini in difficoltà». Palazzo di Città è pronto a fare la sua parte, dunque, ma anche i cittadini dovranno impegnarsi per fare in modo che «questo lockdown duri solo le due settimane previste. Non ce lo saremmo meritati, c’è qualcuno che sopra alla nostra testa ha assunto questa decisione, quindi auspichiamo che possa essere limitato alle due settimane».

Il sindaco, però, denuncia anche la solitudine in cui si è ritrovato in questi mesi in varie battaglie, puntando il dito contro chi pensa solo a criticare. «Quando ho detto che abbiamo una realtà diversa da altre province della Campania e che quindi da noi il lockdown non è giustificato, mi sarei aspettato che qualcuno si fosse aggregato a questa battaglia», spiega Festa tirando in mezzo anche gli ex ospedali Maffucci e il Moscati di Viale Italia. «Nonostante quello che qualcuno va dicendo, non è colpa mia se sono abbandonati. Sono 8 mesi che chiedo la riapertura del Maffucci, ma non si è mai levata una voce a sostegno di questa mia richiesta – denuncia Festa. Al pari ho chiesto il riutilizzo anche dell’ex ospedale di Viale Italia, ma senza esito. Queste strutture, però, non sono mie, quindi più che chiederle e consigliarne l’utilizzo non posso fare». Dato il mancato sostegno alle sue iniziative definite «utili per la comunità», il primo cittadino continuerà ad andare «dritto per la mia strada», facendo affidamento solo sui suoi concittadini: «L’appello alla mia comunità è a non abbassare la guardia, noi siamo altra cosa rispetto ad altre realtà campane, siamo stati ligi al dovere e non possiamo pagare per colpe altrui».

Il lockdown, inoltre, ha imposto altri rallentamenti alle consegne delle case ai residenti di via Amatucci e via Francesco Tedesco, ma il sindaco annuncia: «Come regalo di natale in anticipo, visto che la zona rossa ci ha bloccati, mi confronterò con l’assessore Mazza e il Comandante Arvonio per venirvi a consegnare a casa le chiavi».



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