L’analisi – Cuore, orgoglio e tanti errori. Con la Paganese è vietato sbagliare

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Dopo quello di Andria, l’Avellino aggiunge un altro punto alla sua classifica deficitaria, una classifica che vede i lupi scivolare fuori dalla zona playoff. Dal Massimino, campo che si conferma decisamente ostico per i colori biancoverdi, gli uomini di Braglia si portano dietro una valigia divisa a metà. Da una parte alcune cose da salvare, dall’altra alcune da cancellare. La nota positiva della serata è stato l’atteggiamento, decisamente diverso da quello visto nella trasferta in terra pugliese. Con cuore e orgoglio Silvestri e compagni hanno riagguantato per due volte gli avversari, dimostrando di voler uscire a tutti i costi con qualcosa in mano dal terreno etneo. Mettendo a referto, per la prima volta in stagione, più di una rete nella stessa partita. Un evento per i tempi che corrono, anche se le due marcature sono arrivate entrambe da calcio piazzato, confermando ancora una volta i limiti nella costruzione della manovra biancoverde. Da cancellare ci sono sicuramente gli errori difensivi che hanno generato le due segnature della formazione di casa. Errori evitabilissimi, come evitabilissimo era il rosso che si è portato a casa Kanoute. L’ex Benevento, tornato in campo dopo l’infortunio che lo aveva bloccato in quel di Viterbo, si è confermato pedina preziosa per la squadra ma ha rovinato tutto facendosi prendere dai nervi nel momento più complicato della sfida. L’espulsione e la relativa squalifica lo porteranno a saltare di sicuro la sfida di domenica prossima con la Paganese. Una gara delicatissima, in cui i lupi sono chiamati a non sbagliare. Contro i grandi ex Castaldo e Zito non ci può essere alternativa alla vittoria. Per tornare a gioire e per preparare al meglio la successiva trasferta di Palermo. La sfida che chiuderà il mese di ottobre, uno dei più caldi che la storia biancoverde ricordi.



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