Kanoute infonde qualità, Forte provvidenziale

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L’Avellino ottiene l’ottavo risultato utile consecutivo, ma non va oltre l’1-1 nella sfida al Picerno. Al vantaggio degli ospiti con De Cristofaro, risponde nella ripresa Maniero. Buone le prestazioni di Kanoute e dello stesso Maniero, Forte salva i lupi nel finale con un intervento provvidenziale. Da bocciare, invece, Tito, Aloi e Micovschi. Di seguito le pagelle dei lupi:

Forte 6,5: sull’errore di Tito non ha margini per rimediare ed è quindi incolpevole sul gol di De Cristofaro. Per il resto non corre rischi fino a 10’ dal termine, quando salva letteralmente la partita con un grande intervento sullo stesso De Cristofaro.

Rizzo 6: complice l’assenza di Ciancio, sta finalmente trovando la giusta continuità. Stavolta il suo contributo in termini di spinta e di freschezza atletica è al di sotto della soglia richiesta, ma ha comunque il merito di far espellere D’Angelo.

Silvestri 6,5: la sua rabbia agonistica è un fattore importante per i lupi, almeno quanto la sua pericolosità sule palle inattive. Alla caparbietà negli interventi per poco infatti non aggiunge un assist, quando al 20’ spizza sapientemente un pallone d’oro per D’Angelo. Ammonito nel finale.

Dossena 6: qualche insicurezza, come quella che lo porta a procurarsi il giallo nel primo tempo, ma in generale anche lui contiene gli attaccanti avversari senza particolari affanni.

Tito 5: la spinta, la propensione al cross e al dribbling ci sono, anche se non puntuali e apprezzabili come al solito. Ha sul groppone ad ogni modo il grave errore che porta in svantaggio l’Avellino, quando con un retropassaggio avventato manda in porta De Cristofaro.

(dal 69’ Mignanelli 5,5: nessuna sbavatura, ma poca spinta in fase offensiva).

Aloi 5: pochissimo mordente, poche giocate giuste, tanta confusione. La prestazione del capitano biancoverde è decisamente al di sotto della sufficienza. Ammonito, salterà la gara con la Turris.

(dall’83’ De Francesco s.v.: pochi minuti nel finale per l’ex Reggina).

D’Angelo 6: il numero 27 va vicinissimo al gol al 20’, quando non arriva sulla spizzata di Silvestri per questione di centimetri. Poi ordine e lucidità in tutte le situazioni di gioco, anche senza rubare particolarmente l’occhio.

(dal 69’ Gagliano 5,5: Braglia si gioca il doppio centravanti e lo preferisce a Plescia, ma l’ex Cagliari non lascia il segno).

Micovschi 5: Braglia gli conferma la fiducia, ma l’ex Genoa non ne approfitta e si lascia ancora travolgere dalla mediocrità che ne attanaglia le prestazioni da inizio stagione. Cerca timidamente lo spunto, non lo trasforma mai in giocate utili o concrete.

(dal 46’ Carriero 5,5: al ritorno dall’infortunio, non riesce a dare la solita sostanza in mezzo al campo).

Kanoute 6,5: è il solito accentratore di qualità: quando si accende lui, l’Avellino si illumina. Gli spazi per trovare la giocata non sono ampi, ma il numero 7 colpisce una traversa e nella ripresa si procura il rigore. Calciatore davvero imprescindibile per questa squadra.

Di Gaudio 5,5: prestazione sottotono per l’ex fantasista del Carpi, che si fa vedere solo ad intermittenza e non riesce ad incidere sul match. Braglia se ne accorge e decide di sostituirlo proprio per l’assalto finale.

(dal 69’ Mastalli 5: nessuno spunto degno di nota, nonostante la buona fetta di partita a disposizione. L’errore a porta spalancata sul cross di Rizzo ha del clamoroso).

Maniero 6,5: nel primo tempo sgomita con i difensori del Picerno e si costruisce una grande doppia occasione, venendo fermato solo da un monumentale Viscovo, con l’aiuto della traversa. Nella ripresa è freddo dal dischetto che gli vale il secondo gol stagionale. Va ad un passo dalla doppietta al 78’, ma la traversa gli dice ancora di no.



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