Idee Resistenti. L’anteprima del cortometraggio su Sant’Alberico Crescitelli – IL CIRIACO

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Questo spazio quotidiano di creatività si chiama “Idee Resistenti” per due motivi: in quarantena è necessario resistere, esercitare la creatività e applicarsi a ciò che ci piace aiuta la mente a orientarsi in una direzione diversa: quella del futuro. Se avete voglia di inviarci le vostre Idee Resistenti scrivete a: eventi@ilciriaco.it

Sant’Alberico Crescitelli

In questi giorni di quarantena si stanno svolgendo le operazioni di post produzione del cortometraggio “Troppa attenzione al vento” di prossima uscita. Protagonista del lavoro il missionario di Altavilla Irpina Santo Alberico Crescitelli, martirizzato in Cina nel 1900 durante le rivolte dei boxer e salito alla gloria degli altari nel 2000.

Di Alberico Crescitelli si ripercorrono gli ultimi giorni di vita terrena e come spiegano il regista Giuseppe Labruna e lo sceneggiatore Carlo Crescitelli: “La narrazione si concentra sugli ultimi giorni di vita del protagonista, e sugli oscuri presagi che li pervadono; ponendo in contrapposizione i nuovi e i vecchi dèmoni –  e quindi le delusioni umane, i rimpianti, i rimorsi che essi di volta in volta incarnano agli occhi della vittima designata – con il messaggio consolatorio e salvifico della Bibbia ed in particolare del Libro dell’Ecclesiaste (da cui il titolo)”.

Carlo Crescitelli

Della durata di 15 minuti, strategicamente pensata per la partecipazione ai festival internazionali di cortometraggi, la pellicola è stata scritta e sceneggiata da Carlo Crescitelli, scrittore e saggista, che di Santo Alberico è discendente.
Da sempre amante dei viaggi fuori dalle mete del turismo di massa, Crescitelli in qualche occasione ha ricollegato questa sua erratica passione all’identico spirito dell’avventuroso avo. Dai suoi racconti di viaggio Carlo Crescitelli ha tratto due fortunati libri: “L’Antiviaggiatore” e “A spasso con l’Antiviaggiatore” (Il Terebinto Editore).

La regia, montaggio, grafiche ed effetti speciali sono curati da Giuseppe Labruna.
Aiuto regia, fotografia, sonoro è Federico Curci. 

Gli interpreti sono: Anna Cefalo ed Emilio Cozza (musicisti noti al pubblico irpino come Emian Duo), Martino D’Amico, Danilo Lupi e Clelia Pastena. Trucco e costumi sono curati da Anna Cefalo, gli arredi e oggetti di scena sono di Oltrefrontiera.
Le immagini sono state girate tra Monteforte Irpino, Altavilla Irpina, Avellino e il Lago di Conza.

Il regista Giuseppe Labruna

Parliamo del cortometraggio ma anche delle singolari circostanze della sua ultimazione con il regista Giuseppe Labruna.

Come ti sei sentito a raccontare questa storia straordinaria?

“Intanto mi sento onorato di aver potuto raccontare una storia tratta dal vissuto di un Santo come, appunto, Alberico Crescitelli. Ricordo ormai, tre anni fa, quando Carlo mi sottopose la sceneggiatura che aveva scritto, ed io sono stato da subito entusiasta, ci siamo messi subito a lavoro per trovare soluzioni ad i vari problemi che si presentavano per la realizzazione. Ma questo non ci ha mai scoraggiato ed oggi, finalmente, possiamo dire che siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, considerando che questa è stata una produzione a costo zero. Una grande responsabilità, nel rappresentare un Santo, del nostro territorio, che ci ha condizionato, non poco, nel racconto. In sintesi, onore da un lato, rispetto dall’altro”.

Backstage

Quali difficoltà tecniche hai dovuto affrontare per ottenere una resa credibile di paesaggi e situazioni della Cina del 1900 in irpinia?

“Un lavoro di tante uscite, con Carlo, per trovare una location, che ci serviva per l’ultima scena, ma alla fine l’abbiamo trovata ed è molto d’effetto. Abbiamo aspettato il periodo giusto per girare quella scena, sulle rive della diga di Conza, in un punto specifico, dove non c’era nessun tipo di inquinamento ambientale, dell’era moderna, difficile da trovare, ma ce l’abbiamo fatta. Ma questa è stata solo una delle difficoltà per rendere credibile l’epoca del 1900. Per quanto riguarda i costumi e gli arredi delle scene, per fortuna, Carlo aveva una marea di cose che abbiamo usato, per realizzare qualcosa di credibile, ma anche gli stessi attori, ci hanno supportato con le loro cose. Potrei citare Clelia, che si è portata i vestiti di scena è si truccata da sola, la stessa Anna, che ha fatto un interpretazione bellissima, della mamma di Sant’Alberico, ma poi ha fatto anche da costumista perse stessa, per Danilo, il Santo, ed Emilio, Mephisto. Che dire di Martino, il guerriero, che grazie alla sua pratica di arti marziali figuranti che sfoggiato nella sua interpretazione. Sono stati bravissimi, credimi, è dir poco. Su questo punto siamo stati molto fortunati ad averli come attori, e ricordo, a costo zero. E se questo corto è venuto cosi bene, gran merito è sopratutto loro”.

Il regista al lavoro

Qual è il messaggio di questo lavoro?

“Il messaggio è sicuramente, lo scontro tra bene e male, che da sempre esiste su questo pianeta e a cui ci aggrappiamo per sconfiggere il male”.

La Cina è tornata di prepotente attualità a causa del Covid, come stai vivendo questo momento?

“Eh, è un momentaccio per tutti, e penso che non è vero che stiamo tutti nella stessa barca. Stiamo sicuramente nella stessa tempesta, ma…… con barche diverse, purtroppo. Chi ha lo yacht ha più possibiltà di uscire dalla tempesta illeso, chi ha la zattera…… prega è spera. Al di la degli aforismi, penso che tra poco il virus sparirà così come si è presentato, e tutto tornerà alla ” normalità” , sperando che questa lezione ci induca ad avere più rispetto per il nostro bellissimo pianeta, e quindi più rispetto per noi stessi. Ma l’uomo, come essere vivente, ha la vista troppo corta per guardare più in la del suo naso, d’altro canto ha un tatto incredibile nelle mani, per capire quanti soldi ha in tasca senza contarli”.

Come influirà questa circostanza sulla presentazione e diffusione di questo lavoro?

“Influirà sicuramente, non so in che misura. Avevamo pensato, con Carlo, di iscrivere il corto a qualche festival, ma penso che dovremo attendere ulteriori sviluppi sull’andamento della ripresa, prima che lo spettacolo, in generale, riapra i battenti”.

Due parole sullo sceneggiatore e sul cast

“Che dire di Carlo, da subito siamo entrati in sintonia, una simbiosi incredibile. Non facevamo a tempo a esprimere un concetto che l’altro lo finiva. Spero di essere stato all’altezza del suo intelletto, e spero di realizzare, con lui, altri meravigliosi progetti. Per quanto riguarda gli attori, come già accennavo prima, siamo stati super fortunati. Carlo conosceva questo gruppo di musica celtica gli “EMIAN” , ragazzi straordinari, che hanno interpretato, come meglio non potevo pretendere. In più Clelia una ragazzina, che ha studiato recitazione, da un carattere forte, che si è calata in una parte difficilissima, ma non ha mai battuto ciglio. Complimenti a tutti, gli voglio un mondo di bene. Ed infine io, che ho questa passione del cinema da piccolino, anche se il mio mestiere è un altro, sono un odontotecnico e titolare di un laboratorio. Studio ed esploro il mondo del video da autodidatta e cerco con la mia camera di raccontare storie. A volte ci riesco a volte no, ma la passione mi rende vivo e speranzoso di raccontare con le immagini, la mia prossima storia”.

Crescitelli e Labruna ci hanno concesso in anteprima il teaser del cortometraggio “Troppa attenzione al vento”, la cui presentazione ufficiale sarà fissata nei prossimi mesi, anche tenendo conto dell’evoluzione delle restrizioni legate alla pandemia

 

 

 



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