De Luca: “Mancano i controlli da parte delle forze dell’ordine” – IL CIRIACO

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Vincenzo De Luca chiede un incremento importante dei controlli da parte delle forze dell’ordine perché al momento «rilevo l’assenza totale di controlli da parte delle forze ordine per il rispetto delle ordinanze in materia di contrasto al Covid emesse dal governo centrale e da quello regionale. E’ uno scandalo». La denuncia arriva dalla sua pagina facebook, nel corso della diretta per fare il punto della situazione su quei contagi in aumento in Campania.

«In queste condizioni, convivere con il Covid per altri dieci mesi diventa un suicidio», sottolinea De Luca. «Le forze dell’ordine sono scomparse dall’Italia, o perlomeno sono scomparse dalla Campania. Chi deve fare i controlli? Faccio i complimenti al Prefetto di Roma, Piantedosi, che si è detto pronto a mettere in campo una serie di servizi davanti all’obbligatorietà della mascherina all’aperto», spiega De Luca ricordando come la Campania abbia anticipato di almeno 10 giorni le altre regioni per quanto riguarda l’obbligo di indossare la mascherina in pubblico. «Mi aspetto che anche da noi qualcuno ci garantisca servizi specifici dedicati e ci dica quante sono le forze dell’ordine impegnate nel contrasto al Covid», aggiunge il Governatore.

La regione Campania intanto continua a registrare un aumento di casi giorno dopo giorno, ma De Luca invita i cittadini ad assumente «un atteggiamento di tranquillità. Ho notato  qualche elemento di depressione e di angoscia, ma questi non aiutano a risolvere i problemi. Serve la ragione, dobbiamo innanzitutto capire bene qual è la situazione e quindi avere chiaro il quadro anche dei comportamenti che dobbiamo porre in essere nei prossimi giorni». Da un lato l’invito a stare più tranquilli, dall’altro quello a non abbassare la guardia perché «il primo dei motivi che ha determinato l’incremento dei positivi è rappresentato da comportamenti irresponsabili – denuncia De Luca. A febbraio, marzo e aprile, quando decidevamo in maniera autonoma, i cittadini sono stati disciplinati ed estremamente corretti. Dopo l’estate c’è stata una diffusione enorme di comportamenti totalmente irresponsabili. Come se fosse dilagata idea che ormai il Covid non esistesse più».

Bisogna ritornare, dunque, a quell’attenzione che i campani hanno mostrato durante il lockdown, anche perché adesso si aggiungono due fattori che rischiano di peggiorare la situazione rispetto a quei mesi: «L’apertura dell’anno scolastico e l’arrivo della stagione autunnale con il periodo di epidemia influenzale. Questi due elementi, da soli, bastano a creare una preoccupazione in più», spiega De Luca.

L’aumento dei contagi in Campania fa suonare il campanello d’allarme, ma quei numeri sono dovuti anche all’evidenza che «facciamo uno screening sui positivi molto più ampio di quello che prescrive il Ministero della Salute – sottolinea De Luca. Noi, per ogni contagiato, abbiamo ricostruito la catena dei contatti non solo sui familiari, ma anche sugli amici, sui contatti episodici, sui colleghi di lavoro». La Campania è arrivata a sfiorare i 400 nuovi casi giornalieri, ma di questi «il 98% dei positivi che registriamo è asintomatico – spiega De Luca. Abbiamo anche un ridotto numero di arrivi nelle terapie intensive. Ci sono numeri elevati, ma una carica virale molto minore rispetto a 6 mesi fa. Questo non vuol dire che tale dato rimarrà anche nelle prossime settimane, ma al momento questa è la situazione». Nel frattempo però la Regione vuole attrezzarsi per non farsi trovare impreparata nel caso in cui la situazione dovesse precipitare. «Dobbiamo cominciare a svuotare gli ospedali dagli asintomatici, che devono stare in isolamento domiciliare. Stiamo aprendo dei ‘Covid resort‘, non alberghi a 5 stelle, ma strutture dove ospitare anche pazienti asintomatici che non possono rientrare a casa per vari motivi particolari», annuncia De Luca. «Nell’Ospedale del Mare abbiamo un’intera palazzina destinata ai familiari dei pazienti con 200 stanze, che sarà destinata totalmente ad accogliere i pazienti asintomatici. In questo modo, anziché stare negli ospedali, possono stare lì a passare queste due settimane di isolamento. Stiamo facendo la stessa cosa in altre realtà territoriali con altre Asl».



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