C’è un Avellino che va in Europa! L’impresa biancoverde al Campionato dei Sogni

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Spesso rimanere ancorati ad un passato mitico e idealizzato può portare più danni che benefici. Si guarda al presente con una prospettiva alterata, che impedisce di cogliere con piena consapevolezza il momento e la sua importanza. Quando però quel passato mitico rivive e sopravvive nella sfera dei sogni e della fantasia, ecco che esso diventa soltanto ispirazione e vanto, accompagnato da quel profumo di nostalgia ed orgoglio che ti fa chiudere gli occhi e liberare un sorriso.

Campionato da sogno

Un sentimento del genere nasce se si pensa al “Campionato dei sogni di PES”, torneo virtuale giunto ormai alla sua undicesima edizione e che coinvolge le formazioni “Classic” delle più importanti squadre italiane degli anni ’70-80, e al ruolo che in esso ricopre l’Avellino. In questa sfera magica e fuori dal tempo, nata da un’idea del fumettista Enzo Troiano e custodita da moltissimi collaboratori, la formazione biancoverde riveste infatti un ruolo di primo piano. Un’importanza che si è tradotta in miracolo nel corso dell’ultima stagione, nella quale i lupi si sono piazzati al terzo posto in classifica, raggiungendo per la prima volta la qualificazione alla Coppa UEFA.

Una storia dolce, un traguardo da sogno, seppur immaginifico, che di certo regalerà gioia e soddisfazione ai tifosi biancoverdi, soprattutto quelli più nostalgici. Il meraviglioso cammino della squadra di Marchesi – che si è appena trasferito alla Juventus lasciando la panchina a Vinicio – ha permesso ai lupi di totalizzare 49 punti, guardando le spalle soltanto all’Inter campione e alla Fiorentina. La fantastica cavalcata dei biancoverdi ha posto le proprie basi sulle giocate del quadrato magico Barbadillo-Diaz-Vignola-Juary e ha trovato la massima esaltazione nelle sfide alle big, proprio come succedeva all’Avellino degli anni ’80.

Nel corso della stagione, infatti, diversi sono stati gli scalpi importanti raccolti dalla squadra di Marchesi. Tra i risultati più prestigiosi vanno citati il 2-1 contro l’Inter, ma anche i successi raccolti contro Napoli e Roma (0-2 all’Olimpico di grande spessore). Ora, con grande entusiasmo e – si spera – con un sempre maggior seguito, che certamente i ragazzi del “Campionato dei sogni” meritano per la bontà del progetto, l’Avellino vivrà la prima esperienza internazionale della propria storia. Con la voglia di consentire a Juary di portare il suo balletto intorno alla bandierina in giro per l’Europa.

La formazione

Formazione tipo Avellino Classic: Cervone, Favero, V. Romano, Colombo, Ferroni, Di Somma, Barbadillo, Batista, Diaz, Vignola, Juary (Taglialatela, Limido, Galvani, Vailati, Amodio, Bergossi, Ravanelli). All.: Marchesi.



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