“Buon compleanno Taurasi”, così l’Irpinia festeggia i 30 anni della DOCG

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Un compleanno importante per l’Irpinia, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita del Taurasi compie trent’anni. Il primo appuntamento dele celebrazioni  è andato in scena questa mattina al Circolo della Stampa di Avellino, in occasione del trentennale del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita per il pregiatissimo vino irpino. Un riconoscimento per cui si è lavorato a lungo: nel 1989 il distretto vitivinicolo della provincia di Avellino era  un organismo sconosciuto, ed è qui che comincia l’impegno di Vanni Chieffo, ai tempi presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto e delegato nazionale Uncem.

E il Presidente del Gal Irpinia, Chieffo, ha ricordato l’iter per arrivare all’importante riconoscimento che ha portato l’Irpinia nel mondo: “Irpinia-Taurasi, un binomio perfetto che dura da oltre 30 anni. “Oggi festeggiamo i 30 anni della DOCG e vogliamo soprattutto informare le nuove generazioni su come questa dicitura abbia creato qualcosa di molto importante in provincia di Avellino. Tutto parte negli anni ‘88 e ‘89, quando le DOCG imperversavano nell’Italia Settentrionale e in Italia Centrale, mentre nel Meridione non era assolutamente previsto un riconoscimento del genere. Allora ero presidente della Comunità Montana del Terminio Cervialto e, in un incontro con l’allora Ministro dell’Agricoltura Calogero Mannino, ipotizzammo questa presentazione”.

“Tra lo scetticismo generale – ha proseguito Chieffo – avemmo la fortuna di ottenere il riconoscimento. Un riconoscimento molto importante anche perché fummo sfortunati nella scelta dei degustatori, quindici quelli del Ministero e tutti quindici dell’Italia settentrionale, per cui si creava anche un problema territoriale. E la DOCG di Taurasi, in effetti, ebbe il primo riconoscimento in Italia meridionale. Nel secondo deliberato della giunta esecutiva avevamo avviato oltre al Taurasi, un discorso per il Fiano”.

“Un discorso economico enorme – ha specificato il presidente del Gal Irpinia –  siamo passati in trent’anni dalle tre o quattro cantine di nome sul territorio irpino, alle trecentocinquanta attuali, con un indotto economico dal punto di vista di produzione, di commercializzazione e di indotto alle cantine, alla vendita, a tutto quello che si è creato, che ha dato dei risultati sorprendenti. Ecco perché io ho parlato di sogno e ragione. Il sogno perché sembrava potesse essere solo quello per i nostri vini, però la ragione ha prevalso e quindi abbiamo avuto il riconoscimento. Mi auguro che questa situazione possa ancora ampliarsi. Trent’anni sono solo un punto di partenza, considerata la coscienza enologica che si è avuta in provincia e nel mondo. Oggi i nostri prodotti sono commercializzati a livello mondiale. E resta ancora la soddisfazione che dopo tanti anni, in Campania, tre DOCG sono della provincia di Avellino.

Per Maria Tortoriello direttrice della Coldiretti Avellino “se non esistessero degli uomini visionari che iniiziasserio questi percorsi oggi non saremmo in questa stanza. Servono le idee. Sono importanti i tecnicismi ma servono  lei idee. L’ Irpinia ha dei vini di grande pregio. La provincia di Avellino  ha i tre docg, che  rappresentano un emblema nazionale nonostante siano legati ad una provincia poco conosciuta nel panorama nazionale. Una provincia dal punto di vista vitinicolo che  enormi potenzialità che  possono essere ancora meglio  espresse di quanto fatto finora. il compito ddi noi come associazione di categoria  è quello di continuare  ad affiancare le cantine  e migliorare le condizioni migliori  per  poter lavorare insiemr al consorzio di tutela. e camera  di commercio. E continuare fare rete per avere dei possibili risultati a livello nazionale“.

Per Rosario Concilio della Camera di Commercio il Taurasi diventerà un vino  ancora più apprezzato, ma per farlo  bisogna  promuovere iniziative comuni. “Credo, che riconoscendo tutti  il valore di questo vino  obbiamo cercare di impegnarci tutti e  fare più rumore possibile.  inoltre, cercare di vincere la concorrenza di questi grandi brand del Nord  in modo  che questa nostra produzione importante, che è la prima  docg  di rosso nel Meridione, venga valorizzata e promossa in ambito nazionale”.

 


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