Gesualdo – «Un bilancio povero per i cittadini, ma ricco per gli amministratori». Recita così un manifesto del gruppo “Insieme per Gesualdo“, di opposizione, che è apparso da qualche giorno sulle cantonate cittadine.
E nel prosieguo della denuncia pubblica si spiega meglio. «37.500 euro anno 2023, 41.000 euro anno 2024. Non ci hanno ascoltato quando abbiamo chiesto di abbassare la Tari e l’Imu. Non ci hanno ascoltato quando abbiamo chiesto di abbassare le tasse per le attività produttive. Non ci hanno ascoltato quando abbiamo chiesto di aderire al saldo e stralcio. Adesso abbiamo capito perché».
E’ evidente che il bilancio così come è stato approntato dalla maggioranza non piace agli oppositori che dopo aver ingaggiato una dura battaglia nei confronti di un assessore, Carrabs, di cui chiedevano la revoca dall’incarico in giunta, passano ora alla battaglia sul bilancio.
Il manifesto si conclude con una promessa. «A breve esporremo nel dettaglio le indennità percepite da ogni singolo amministratore».
Il gruppo capitanato da Rocchino Flammia, il candidato sindaco sconfitto dal primo cittadino Domenico Forgione, e formato da Andrea Petruzzo, Felice Grappone e Pasquale D’Adamo, non si ferma, anzi rilancia sempre più ponendo in evidenza altre questioni.
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