Avellino, Braglia: “È giunto il momento di fare delle scelte, non è giusto andare avanti così”

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Avellino – Ancona Matelica 0-1. Formazione biancoverde fuori dalla Coppa Italia Serie C al secondo turno eliminatorio. Ad analizzare la disfatta maturata tra le mura amiche del Partenio-Lombardi ci ha pensato il tecnico degli irpini Piero Braglia.

Oggi era la partita che ci poteva dare delle risposte. Il primo tempo ricalca quello col Campobasso. Ci sono delle situazioni che non vanno bene. Quello che conta in C è il furore agonistico, la voglia e lo spirito, e noi in questo momento non abbiamo queste caratteristiche. Questo vuol dire che ci sono dei problemi nel far capire a questi ragazzi che l’anno scorso è passato e questo è un altro campionato. Tutti ci aspettano al varco. Noi continuiamo a non capire i principi che ci devono venire dietro. Mi sono rotto le scatole di fare queste figure. È giunto il momento di fare delle scelte, così non è giusto andare avanti. O si torna ad essere quelli dello scorso anno o prendiamo delle decisioni. Non mi nascondo, sono il primo colpevole però io voglio vedere altre cose. Monopoli ci dirà quello che vogliamo fare da grandi. Dispiace per coloro che sono venuti a vedere questa partita. Qualcuno ha perso il senso della misura. Oggi inizia l’ora delle scelte, qualcuno starà a casa. È arrivato il momento di prendersi delle responsabilità. Se mi mancano i giocatori, cambio come ho fatto oggi. Non sono superficiale e presuntuoso, ho dato un segnale a fine primo tempo togliendo 4 giocatori e se potevo ne toglievo altri 2/3. Non si stava facendo niente di decente. Nel secondo tempo hanno lottato ma ci è mancato totalmente lo spunto. Non si è saltato un uomo negli ultimi 30 metri. È un momento che siamo dipendenti da Kanoute. La gente si è arrabbiata ed hanno ragione, le aspettative sono diverse. L’anno scorso eravamo una squadra operaia, ora pensiamo di essere bravi. Se non siamo operai, se non facciamo sacrifici, a giocare a calcio facciamo fatica. Spero che Di Gaudio giorno per giorno migliori. Oggi ho cercato di preservare Kanoute, D’Angelo e Dossena. Ho fatto giocare Pane perché se lo merita. Dobbiamo capire che dobbiamo tornare a correre e a menare più degli altri”. 

Sull’attacco ancora a secco di gol:Dipende dagli interpreti che hai. Se non hai alcuni giocatori fai fatica. Non voglio alibi, voglio vedere la gente che voglio io. Non stiamo a giocare a nascondino”.

 



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