Anagrafe digitale in tutta Italia tranne per Avellino, Più Europa: “Maglia nera della digitalizzazione della PA”

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Dal 15 novembre 2021 è attiva la piattaforma ANPR in cui i cittadini possono scaricare gratuitamente i certificati anagrafici senza recarsi allo sportello e senza il pagamento del bollo. Possono farlo tutti i cittadini tranne i residenti ad Avellino, unico capoluogo di provincia che è in ritardo per la migrazione dati sul nuovo sistema.

Oltre ad Avellino, ci sono ancora altri 60 comuni italiani di media e piccola dimensione che non hanno ultimato l’adesione alla piattaforma, ma pesa tantissimo il ritardo del capoluogo irpino, che ad oggi riscontra oltre 17.000 errori sulla banca dati, rendendo il passaggio alla nuova piattaforma sempre più difficoltoso.

Il progetto dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è iniziato nel 2016 e già entro il 31 dicembre 2018, il comune di Avellino, all’epoca commissariato, doveva aderire alla piattaforma consentendo la migrazione dei dati. A febbraio 2021 mancavano sulla piattaforma 11 capoluoghi di provincia, che ad oggi sono tutti rientrati, tranne Avellino.

Sono passati tre anni e ancora questo processo non è stato ultimato, chiaro sintomo di una mancanza di sensibilizzazione sulla tematica e di una scarsa pianificazione delle attività.

Il processo di integrazione dei dati con con la banca dati nazionale ANPR non può essere eseguito in tempi ristretti, in quanto necessita di un ciclo di sviluppo caratterizzato da fasi di progettazione, di bonifica dei dati, di testing e di delivery, garantendo in parallelo l’erogazione dei servizi anagrafici ai cittadini che si recano allo sportello.

L’auspicio è che la scadenza del 10 dicembre per l’adesione alla piattaforma venga rispettata, consentendo in questo modo agli avellinesi di avere una città più smart.



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